Era scappata dalla guerra
Muore a Roma dopo 30 ore di viaggio, profuga ucraina si accascia a terra davanti ai due figli: “Gridavano a squarciagola”
È morta dopo essere scesa da un autobus che l’aveva portata a Roma dall’Ucraina, in fuga dal conflitto scatenato dalle truppe russe ormai tre settimane fa.
È così che è scomparsa davanti agli occhi dei suoi due bambini di 12 e 10 anni Natalia Kretova, con i figli che l’hanno vista accasciarsi davanti ai loro occhi all’arrivo a Roma dopo 30 ore di viaggio nel piazzale XII Ottobre.
La donna, 45 anni, all’arrivo sul posto di un’ambulanza del 118 non era cosciente e in arresto cardiocircolatorio. L’equipe sanitaria ha provato a rianimarla, ma tutti i tentativi sono stati purtroppo vani.
Come comunica l’Ares 118, i soccorsi “sono stati attivati alle ore 7.37 con un’ambulanza della postazione del CTO giunta sul posto alle ore 7.46, seguita dall’automedica della postazione San Camillo”.
“All’arrivo sul posto, la signora era non cosciente ed in arresto cardiocircolatorio. L’equipe sanitaria ha provato a rianimare il paziente, ma tutti i tentativi sono stati purtroppo vani. Alla famiglia della Signora ed a tutta la Comunità ucraina vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta l’Azienda“, conclude la nota.
Come riferisce Repubblica, Natalia Kretova e i due figli erano giunti in Italia da Cerkase, in Polonia, non lontano dalla Bielorussia. I due bambini della donna, che hanno iniziato a urlare a squarciagola quando la madre ha avvertito il malore fatale, sono stati portati ad Albano, in un centro religioso. “Dopo 20 minuti è arrivata un’ambulanza ma non ha mai ripreso conoscenza“, ha raccontato Alessandro, un ucraino di Ternopil giunto in Italia.
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