Il giornalista e reporter di guerra
Obiettivo predestinato, anatomia di un’eliminazione: il nuovo romanzo di Michael Sfaradi
Oltre a essere uno scrittore Michael Sfaradi è anche giornalista e reporter di guerra. Questo fa di lui uno dei pochi che, grazie all’esperienza sul campo, riesce a raccontare ciò che forse accade dietro le quinte del mondo dell’Intelligence. Mossad in particolare. Usando fantasia, informazioni (pubblicate o riservate) e fonti personali, ha raccontato attraverso i suoi romanzi, alcuni hanno vinto premi letterari, i retroscena di diverse vicende che hanno caratterizzato la storia recente del Medioriente. Lo ha fatto con Il sorriso della morte, La catena dell’orrore, I lunghi giorni della Arctic Sea, Stinger, Una notte a Teheran, Operazione fuori dagli schemi, Commissione d’inchiesta e Il Cercapersone. È ora su Amazon, cartacea e in e-book, la sua nuova opera: Obiettivo predestinato – Anatomia di un’eliminazione.
Con ritmo incalzante, ricerca dei particolari e descrizione psicologica dei personaggi, Sfaradi non spiega solo quello che potrebbe essere accaduto durante la pianificazione dell’operazione che portò all’eliminazione di Qasem Soleimani, ma da un quadro della situazione geopolitica che si viveva in quel periodo, dopo il primo ingresso di Donald Trump alla Casa Bianca. Ed è stato proprio questo cambiamento a far diventare Qasem Soleimani, l’obiettivo predestinato. Soleimani era il pupillo di Ali Khamenei e il capo della Niru-ye Qods Brigata Santa o Forza Quds. Era il responsabile delle Guardie della Rivoluzione per la diffusione dell’ideologia khomeinista fuori dalla Repubblica Islamica dell’Iran. Ma più di tutto è stato per anni il regista occulto del terrore e il creatore dei proxi nella guerra asimmetrica contro Israele. Dirigeva, armava e finanziava la totalità delle organizzazioni affiliate al terrorismo islamico e nel suo lavoro era così efficiente da diventare il sorvegliato speciale della quasi totalità dei servizi di Intelligence occidentali.
Qasem Soleimani è stato ucciso il 3 gennaio 2020 per mezzo di un attacco mirato nei pressi dell’aeroporto internazionale di Baghdad, operazione, alla base di questo romanzo, che oltre a essere stata per certi versi spettacolare ha destato scalpore in Occidente e causato un terremoto politico sia in Iran, sia nel resto del mondo islamico. In Obiettivo Predestinato – Anatomia di un’eliminazione Michael Sfaradi non solo ricostruisce l’ideazione, la progettazione e la costruzione dell’operazione fin dalle sue prime fasi, ma racconta anche gli antefatti, la difficoltà nel pedinare un soggetto del calibro di Soleimani e la striscia di sangue che ha accompagnato tutta la sua vita.
Leggendo le pagine si ha la sensazione di vivere in diretta ogni fase della pianificazione, di ragionare con gli analisti, di provare la tensione, la gioia, la delusione o la soddisfazione, a seconda di come il lavoro di raccolta dati si svela davanti agli occhi del lettore. Racconta inoltre, attraverso la storia dei protagonisti, il dramma vissuto da chi ha perso persone care rimaste vittime di attentati terroristici o da chi ne è stato testimone. Pagina dopo pagina il lettore viene emotivamente coinvolto nelle loro reazioni che vanno dalla rassegnazione alla ricerca della verità o della vendetta. Incontrerà personaggi diversi fra loro ma uniti dall’unico scopo di fare giustizia facendosi strada fra le difficoltà sempre presenti nel mondo in chiaroscuro dei servizi segreti.
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