Il femminicidio di Castelfiorentino
Omicidio Klodiana Vefa, trovato morto l’ex marito: lei giustiziata in strada con un colpo al volto. “Aveva altra donna”
Dopo oltre una giornata di ricerche, è stato trovato morto Alfred Vefa, il 44enne albanese accusato di aver ucciso l’ex moglie Klodiana Vefa, 37 anni, giovedì sera (28 settembre) a Castelfiorentino, in provincia di Firenze. E’ stato trovato in una zona isolata del comune di San Casciano in val di Pesa: secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo si sarebbe tolto la vita sparandosi con l’arma utilizzata per uccidere Klodiana in strada.
La scoperta del cadavere di Alfred Vefa è avvenuta nelle prime ore del mattino di sabato 30 settembre. La sua auto è stata ritrovata abbandonata in una zona diversa rispetto a dove è stato poi ritrovato il corpo. Nella vettura nessun biglietto. Presente invece il cellulare che verrà analizzato nelle prossime ore. Al 44enne, che lavorava come muratore, si è arrivati grazie alla segnalazione di un cittadino ai carabinieri di un’auto sospetta, parcheggiata e abbandonata. Militari che hanno così organizzato e avviato una rapida battuta nelle aree rurali circostanti, riuscendo infine a rinvenire, intorno alle 6, il corpo esanime dell’uomo.
La coppia aveva due figli, uno di 17 anni, l’altra di 14. In paese abita anche il fratello Artan che di lui non vuole parlare e non sa nulla. L’uomo infatti dice al Corriere Fiorentino: “Sono due anni che non ho più rapporti con lui e la sua famiglia”. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la coppia si stava separando e l’uomo non viveva più con moglie e figli. Klodiana è stata uccisa giovedì sera al culmine di una lite avvenuta in strada. La donna, che lavorava come cameriera in un ristorante di Castelfranco Fiorentino, era tornata a casa intorno alle 20 trovando l’oramai ex marito. La discussione tra i due è proseguita in strada, poi l’uomo ha estratto la pistola esplodendo più colpi d’arma da fuoco: fatale quello che ha raggiunto la donna alla gola.
Un “uomo violento” che “la sottoponeva ad una forte violenza psicologica: lei – sempre solare e sorridente – cambiava completamente quando era con lui” racconta a Lapresse un’amica della donna. “Quell’uomo faceva davvero paura. Ma lei non lo aveva mai denunciato, ha sempre cercato di farcela da sola. Ha resistito tanto tempo”, racconta l’amica. “Non so perché abbia accettato quell’ultimo incontro. Non si dovrebbe mai farlo”, sottolinea amareggiata. “E poi lui si era rifatto una vita, aveva un’altra donna. Non capisco cosa l’abbia spinto a quel gesto. È stata un’esecuzione”.
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