Uccise alla vigilia di Natale, nel giorno della festa della donna l’8 marzo. Uccise in un giorno qualunque, tra le mura domestiche o per strada, accoltellate o colpite al petto con pistole e fucili. Uccise perché alla ricerca della libertà da un rapporto violento e possessivo che di amore non ha nulla. Uccise perché donne.Salgono a 85 i femminicidi in Italia, donne uccise nell’ambito di una relazione sentimentale, da ex o attuali compagni e mariti.

L’ultima in ordine di tempo Klodiana Vefa, 35enne di origini albanesi che da tempo viveva a Castelfiorentino, in provincia di Firenze: a ucciderla la sera del 28 settembre l’ex marito che le ha sparato per strada. I due erano in fase di separazione e non convivevano da tempo. La donna lascia due figli.

4 GENNAIO, GENOVA. A Pontedecimo, muore Giulia Donato, 23 anni, uccisa dall’ex compagno. Il suo corpo viene ritrovato dalle forze dell’ordine dopo l’allarme lanciato dalla sorella. Secondo le ricostruzioni, il trentaduenne, una guardia giurata, era arrivato a casa dell’ex fidanzata armato della propria pistola d’ordinanza. Prima le ha sparato, poi si è suicidato con la stessa arma da fuoco.

13 GENNAIO, ROMA. Martina Scialdone, 34 anni, viene ammazzata a Roma, in zona Furio Camillo tra i quartieri Tuscolano e Appio Latino. La vittima è stata raggiunta da un colpo di pistola sparato dall’ex compagno Costantino Bonaiuti, 61 anni.

14 GENNAIO, BELLARIA IGEA MARINA (RIMINI). Oriana Brunelli, 70 anni, muore ammazzata dall’ex amante Vittorio Cappuccini, 80 anni. Secondo quanto ricostruito, i due avevano una relazione extraconiugale. Lui, ex vigile, l’ha uccisa con tre colpi di pistola e dopo si è tolto la vita.

15 GENNAIO, TRANI. Teresa Di Tondo, 44 anni muore ammazzata dal marito con diversi colpi di arma da taglio. Il marito, 52 anni, dopo averla uccisa, è uscito in giardino e si è impiccato

Redazione

Autore