Rudy Guede, unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher, ha ottenuto l’affidamento ai servizi sociali. Il cittadino ivoriano finì al centro di una delle vicende di cronaca nera più note degli ultimi 20 anni, il “delitto di Perugia” di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa il 2 novembre 2007 e che studiava storia del cinema, letteratura inglese e lingua francese a Perugia grazie all’Erasmus.

Guede fu condannato con rito abbreviato a 16 anni di reclusione per concorso in omicidio nel 2010, mentre nel 2015 la Cassazione pronunciò la sentenza di assoluzione per gli altri due indagati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito.

Guede, che all’epoca dei fatti aveva 21 anni, non dovrà più rientrare in carcere dopo aver lavorato come volontario alla Caritas di Viterbo. Come appreso dall’Ansa, potrà infatti alloggiare in un appartamento che gli è stato messo a disposizione nella zona di Viterbo e dovrà comunque seguire alcune prescrizioni.

Il fine pena è previsto nel marzo del 2022, ma già da qualche tempo Guede usufruiva di un permesso speciale legato alla prevenzione dei contagi Covid in carcere che gli permetteva di dormire fuori.

 “E’ molto contento ma come sempre di poche parole”, ha detto all’Ansa il suo avvocato, Fabrizio Ballarini, che si è detto “molto soddisfatto” del provvedimento.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia