Continua l’apparente protagonismo di Viktor Orban che gioca a fare il diplomatico, senza ottenere risultati se non quello di sfruttare le sue mosse a scopo propagandistico. Il premier ungherese nel giro di una settimana, da quando ha assunto la presidenza europea di turno, è volato prima in Ucraina da Volodymyr Zelensky, poi in Russia da Vladimir Putin e oggi infine in Cina da Xi Jinping.

Orban in Cina

Una “missione di pace 3.0”. Così l’ha definita Orban, annunciando dal suo profilo X di essere atterrato a Pechino. Accolto dal portavoce del ministero degli Esteri cinese  Hua Chunying, il leader dell’Ungheria ha incontrato direttamente il presidente Xi Jinping per discutere “questioni di reciproco interesse”. Da Pechino è arrivata la richiesta di “creare le condizioni” per un “dialogo diretto tra l’Ucraina e la Russia”.

Orban e l’elogio a Putin

Nello stesso giorno in cui è atterrato in Cina, Orban ha rilasciato un’intervista alla Bild in cui ha parlato di Europa, del conflitto russo-ucraino e degli Stati Uniti. Il premier ungherese è certo: “Non è possibile che i russi perderanno la guerra in Ucraina“, perché Putin ha “un’idea molto chiara di cosa succederà e di come la Russia vincerà”. Poi la specifica: “E questo vale anche per Zelensky”. Orban ripone speranze in Donald Trump, impegnato nella corsa alla presidenza statunitense e definito un “uomo d’affari” e un “uomo di pace”. A parte le parole al miele per il tycoon, il premier di Budapest ha quindi pubblicamente espresso l’idea che Mosca non perderà mai la guerra, rompendo la linea tenuta dall’Occidente, e dall’Unione europea in primis.

Per Orban bisogna svincolarsi dagli Usa e condurre “una politica autonoma” europea, anche perché secondo lui oggi anche “l’Europa ha una politica di guerra”. “Le vittime principali delle due parti in guerra sono infatti l’economia e la popolazione europea” ha concluso l’ungherese.

La Russia bombarda l’Ucraina

Sarà l’Europa che conduce una politica di guerra, ma intanto chi bombarda è sempre la Russia. Questa mattina Mosca ha colpito diverse città, uccidendo decine di ucraini. Un attacco missilistico che ha compiuto almeno 8 morti a Kiev, dove è stato colpito un ospedale pediatrico, e 10 a Kryvyi Rig. I feriti sono diverse decine. “I terroristi russi hanno attaccato di nuovo l’Ucraina con i missili. Diverse città: Kiev, Dnipro, Kryvyi Rih, Sloviansk, Kramatorsk. Più di 40 missili di vario tipo. Sono stati danneggiati edifici residenziali, infrastrutture e un ospedale pediatrico” ha scritto Zelensky su Telegram.