La gogna
“Palpeggiava le pazienti”, ma fa il senologo… Tortoriello sospeso e sbattuto in prima pagina: “Mi stanno uccidendo”
“Mi stanno uccidendo, mia moglie e mia figlia non meritano tutto questo”. A parlare è il medico Raffaele Tortoriello, specialista senologo presso l’istituto nazionale per la cura dei Tumori Pascale di Napoli, sbattuto questa mattina sulle home page di tutti i siti locali perché coinvolto in una indagine per presunte violenze sessuali e destinatario della misura cautelare interdittiva della sospensione dall’attività di medico svolta presso il Day Surgery Senologia del Pascale, nonché dalla professione sanitaria privata, per la durata di dodici mesi.
Il professionista respinge tutte le accuse ed è pronto a dimostrare la sua innocenza, difeso dall’avvocato Ugo Raia. “Faccio questo lavoro da decenni, ho visitato centinaia di donne e non sono mai andato oltre le normali pratiche mediche” spiega Tortoriello, destabilizzato dalla ribalta mediatica del caso. “Sono stato sbattuto ovunque, la mia foto è su tutti i giornali. Mi hanno già fatto passare come colpevole ma siamo solo nelle fasi iniziali di una inchiesta in cui dimostrerò la mia completa estraneità. Sono una persona perbene, impegnata nel sociale e nelle attività di volontariato” aggiunge.
Le indagini, partite dopo la denuncia di due donne, sono state condotte dagli agenti del commissariato Arenella e dalla Squadra Mobile di Napoli, guidata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, sotto il coordinamento del pool Fasce deboli della Procura, guidato dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone.
Le presunte violenze sarebbero avvenute nel periodo compreso tra giugno 2018 e novembre 2019. Stando alla denuncia di due donne, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, i fatti sarebbero accaduti sia al Pascale che nello studio privato di Tortoriello.
La prima denuncia riguarda un solo episodio, avvenuto nell’ospedale napoletano a giugno 2018, di presunto palpeggiamento. La seconda invece è relativa a un periodo più esteso (agosto-novembre 2019) e riguarda una serie di visite al Pascale e allo studio privato a cui si è sottoposta una giovane donna. Quest’ultima ha denunciato presunti atteggiamenti ambigui del professionista che avrebbe in più occasioni visitato a mani nude le parti intime senza indossare guanti. Circostanze che sono poi state confermate da alcune perizie mediche disposte dagli investigatori.
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