Fisicamente provata, ma viva. È stato ritrovata viva Pina Sidero, ragazzi di 22 anni che due giorni fa era scomparsa nel nulla a Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza. Le forze dell’ordine l’hanno trovata legata col del filo spinato ad una recinzione ad una trentina di metri dalla sua abitazione, una zona che era già stata battuta durante le ricerche effettuate nelle scorse 48 ore. La giovane quindi si è fatta trovare o è stata lasciata successivamente ne luogo in cui è stata poi individuata.

A cercarla incessantemente erano state le forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e volontari, con ricerche portate avanti anche con l’utilizzo di droni e cani molecolari.

L’ipotesi dunque è che Pina Sidero sia stata portata successivamente nel punto in cui è stata trovata, in stato confusionale ma viva. Inizialmente si era pensato anche ad un allontanamento della 22enne, che vive con la madre e la sorella, i genitori si erano separati ormai 20 anni fa, e che in passato aveva ricevuto dei biglietti con minacce. Sidero è stata quindi portata in ospedale per essere sottoposta ad accertamenti, le sue condizioni sono apparse comunque buone ed è stata quindi dimessa.

A far luce sulla sua vicenda potranno essere le sue parole. La ragazza è stata sentita nel Commissariato di polizia di Rossano, che ha condotto le indagini su delega della Procura della Repubblica di Castrovillari, guidata da Alessandro D’Alessio.

Attraverso la testimonianza della ragazza, che dovrà rispondere alle domande del pm di turno della Procura e dei funzionari del Commissariato, e gli accertamenti investigativi, bisognerà capire cosa sia effettivamente accaduto. Se cioé la giovane sia stata sequestrata e rilasciata o se si sia trattato di una messinscena.  La polizia ha anche sentito la madre della ragazza, per avere da lei eventuali informazioni sui reali motivi della scomparsa della figlia.

Accertamenti che “proseguono per la completa ricostruzione della vicenda“, spiega in una nota la Procura di Castrovillari, con un comunicato a firma di Alessandro D’Alessio. “L’improvvisa sparizione della ragazza – si legge nella nota – aveva destato allarme in quanto la giovane era stata descritta dai familiari come persona senza alcun problema di relazione con la famiglia e che non aveva mai manifestato segni di intolleranza nei confronti dei componenti della stessa. Tali circostanze comportavano l’attivazione di immediate attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, nonché, già dalla giornata di ieri, delle procedure concernenti le persone scomparse, con il coinvolgimento nelle ricerche anche di Unità specializzate cinofile ed aeree dei vigili del fuoco. In particolare, l’attività investigativa era finalizzata a verificare se la scomparsa della giovane fosse conseguenza di un allontanamento volontario oppure di un’azione coercitiva nei confronti della stessa. Le attività di indagine sono state sviluppate al fine di verificare eventuali anomalie negli aspetti relazionali della ragazza, sia nell’ambiente familiare che in quello esterno, e la realizzazione di condotte penalmente rilevanti“. “Gli accertamenti proseguono – conclude la Procura della Repubblica di Castrovillari – per verificare se, nel periodo di allontanamento, la ragazza abbia subito violenze o costrizioni da parte di terzi“.

 

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