Si era incamminato da solo lungo un percorso di trekking
Trovato cadavere del turista scomparso a Capri: trovato in un dirupo a pochi metri da Villa Jovis
Le ricerche sono durate per 24 ore. Per una giornata l’isola di Capri è stata setacciata via terra, via cielo e via mare dai soccorsi in cerca di Adam Gabriel Kreysar, 56enne cittadino americano del Missouri, che domenica si era incamminato da solo lungo un sentiero per raggiungere Villa Jovis. Di lui si erano perse le tracce finchè stamattina l’elicottero della Polizia ha avvistato il suo cadavere: era in un dirupo a pochi metri dalla meta del turista.
Adam era sceso dallo yacht con il quale era arrivato a Capri con la famiglia e altri amici. Partiti da Viareggio, il loro viaggio si sarebbe concluso a Positano alla scoperta delle meraviglie della costa campana. Il 56enne aveva lasciato i compagni di viaggio a bordo dello yacht perché voleva visitare Villa Jovis, la domus imperiale di Tiberio che si trova in un punto impervio dell’isola.
E proprio lungo il tragitto che conduce alla domus, i ricercatori hanno individuato il corpo del turista americano. É stato l’elicottero della polizia, dall’alto del monte Tiberio, nella scarpata del Parco Astarita, a qualche centinaio di metri da Villa Jovis, che è stato trovato il cadavere. Si sono calati i rocciatori del Cai e i vigili del fuoco per recuperare il corpo del 56enne. Sul posto anche la Scientifica per i rilievi. Da ieri, a Capri, erano stati affissi anche dei manifesti per chiedere aiuto nelle ricerche.
L’esame autoptico potrebbe confermare l’ipotesi, al momento prioritaria, di una caduta accidentale. Kreysar aveva detto a sua moglie e ai compagni di viaggio di voler visitare Villa Jovis, raggiungendola a piedi con un percorso di trekking: dopo qualche ora i primi sospetti. Il suo smartphone risultava spento, col buio le preoccupazioni sono diventate un vero e proprio allarme. Articolandosi su una zona decisamente impervia, le ricerche dei carabinieri, insieme con polizia, vigili del fuoco e guardia costiera e con il supporto dei droni del soccorso alpino di Capri e tanti volontari, sono diventate col trascorrere dei minuti una corsa contro il tempo. Per le vie dell’isola sono comparsi manifesti con la foto del turista, i familiari hanno preso contatti con la Apple nel tentativo di geolocalizzare l’ultima, significativa apparizione del suo smartphone. per il turista americano non c’è stato nulla da fare.
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