Decreto in arrivo
Prezzo carburanti, governo al lavoro per prorogare il taglio delle accise: altri due mesi di ‘sconti’ su benzina e diesel
Il prezzo del carburante nelle stazioni di benzina resterà ancora ‘tagliato’ fino alla di giugno. È questa infatti l’intenzione dell’esecutivo Draghi, che sta lavorando ad una proroga del taglio delle accise per la benzina approvato a marzo e in scadenza il prossimo 2 maggio per ulteriori due mesi.
La prossima settimana dovrebbe arrivare infatti un decreto che, alimentato dai 6 miliardi di spazio fiscale ritagliato dal Def appena approvato da Camera e Senato, consentirà di estendere fino al 30 giugno il taglio di 25 centesimi sulle accise per benzina a diesel alle pompe di rifornimento. Risparmio che di fatto raggiunge i 30 centesimi per effetto dell’Iva, che si applica sul prezzo accisa inclusa.
E gli effetti sul portafoglio degli automobilisti italiani si è fatto sentire. Come dimostrano gli ultimi dati del Ministero della Transizione ecologica sulle rilevazioni settimanali, il prezzo della benzina è passato dai 2,184 euro del 14 marzo a 1,765 euro dell’11 aprile, segnando un calo che sfiora il 20 per cento.
Il problema è ovviamente quello di far quadrare i conti. Come sottolinea Repubblica, un solo mese di accise ridotte è costato alla casse del Paese circa 588 milioni di euro, ci cui 568 per la sola riduzione delle accise e 60 per gli effetti a cascata sull’Iva, numeri che sono emersi nella relazione tecnica del decreto Ucraina-bis che ha introdotto la norma. Dunque altri due mesi di ‘sconti’ potrebbero costare allo Stato oltre 1,1 miliardi di euro.
Sul tema sono comunque arriva rassicurazioni da parte dell’esecutivo. Durante il question time il ministro dello Sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che quello dei prezzi del carburante “resta un tema di primo piano su cui è massima l’attenzione del governo, che proseguirà, implementandola, nell’attività di monitoraggio, oltre che nella valutazione delle misure necessarie a calmierare i prezzi, fra cui la proroga del taglio delle accise disposta nell’ultimo decreto legge”.
Una priorità, quella del monitoraggio dell’andamento dei prezzi, “anche in ragione della necessità di verificare che i recenti tagli delle accise, disposti con il decreto 21/2022 per calmierare i prezzi in vertiginosa ascesa, si traducano in un effettivo e reale vantaggio per i consumatori”, ha spiegato il ministro.
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