L'azione di cinque banditi nel locale napoletano
Rapina nel ristorante di vip e calciatori, pistole e fucili puntati sui clienti: è caccia al commando
Hanno fatto irruzione armati di pistole e fucili. E quelle armi le hanno puntate addosso ai titolari e ai clienti del ristorante. È successo al Punto Nave, in via Libero Bovio in località Monteruscello, a Pozzuoli. Locale rinomato. Dopo averlo svaligiato i malviventi hanno esploso un colpo di fucile uscendo: verso un’auto parcheggiata. Una rapina clamorosa, da altri tempi, che segue dopo pochi mesi un episodio analogo nel napoletano. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia locale.
Erano le 23:00 circa quando il commando ha fatto irruzione. Il locale è molto noto, frequentato anche da calciatori, cantanti e vip. Delle spedizione facevano parte cinque persone. Avevano il volto coperto ed erano armate di pistole e fucili che hanno puntato contro i proprietari, camerieri e clienti. Prima hanno preso i soldi custoditi nella cassa – avrebbero sottratto circa mille euro – e poi si sono fatti consegnare dai clienti presenti denaro e gioielli.
Ad attenderli all’esterno un’auto pronta per la fuga. Una volta fuori dal locale uno dei rapinatori ha esploso un colpo di fucile: il proiettile ha raggiunto un’auto parcheggiata e infranto il vetro del finestrino posteriore sinistro. I rapinatori sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. Il sopralluogo è stato effettuato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli. Al vaglio delle forze dell’ordine le immagini delle telecamere di sorveglianza per ricostruire la dinamica del caso e rintracciare gli uomini del commando.
Soltanto scorso novembre un commando aveva fatto irruzione in un ristorante-pizzeria di Casavatore, comune a Nord di Napoli: malviventi armati di mitra e fucili avevano rapinato i clienti, si erano fatti consegnare quattro orologi di valore e oggetti preziosi, incuranti dei bambini seduti a tavola con i genitori. Il video dell’azione, brutale e sconvolgente, aveva fatto il giro del web. Alla luce delle indagini i Carabinieri avevano dato esecuzione a un decreto di fermo nei confronti di tre soggetti: due ventenni e un 32enne.
I tre – entrati con il volto coperto da passamontagna e cappuccio, armati anche di kalashnikov – sono stati gravemente indiziati dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di rapine aggravate, di rapina consumata e di svariate tentate rapine. L’indagine era stata diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord.
Le forze dell’ordine avevano diffuso le immagini agghiaccianti dell’azione: uno dei rapinatori, come si vedeva chiaramente dal video, arrivava a puntare un fucile a canne mozze contro un bambino prima di provare ad accarezzargli la testa. Il piccolo in quel frangente lasciava la sedia dov’era seduto e si rifugiava tra le braccia di uno dei genitori. Le immagini erano diventate virali. La pizzeria nei giorni successivi aveva organizzato una festa per il piccolo Antonio, sconvolto dall’azione criminale.
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