Il conduttore: "Si è parlato poco di Allevi". Share: 60,1% con 10 milioni e mille spettatori
Russell Crowe silura Travolta, Fiorello su Amadeus: “Pubblicità? L’inglese manco lo sa, a donna triste dice ‘No woman, no cry'”
Una terza serata (che ha ottenuto il 60,1% di share con 10 milioni e mille spettatori) caratterizzata dal ciclone Teresa Mannino e dal super ospite Russell Crowe che non perde occasione per bacchettare John Travolta e (indirettamente) anche Fiorello e Amadeus per l’ignobile balletto della sera prima. Ma è anche la serata dove lo stesso Amadeus con una frase in apertura rispedisce al mittente le polemiche sulla presunta pubblicità occulta fatta a Travolta. Il conduttore e direttore artistico del Festival zittisce tutti: “Si è parlato più di Travolta che di Allevi”, in riferimento all’emozionante discorso del musicista affetto da due anni da un mieloma.
Teresa Mannino, dopo la performance del ‘Gladiatore‘ che con la sua band si esibirà a giungo al Colosseo, agli Scavi di Pompei e in altre splendide location italiane, gli dice “abbiamo scoperto che hai origini italiane, pur non avendo un cognome come Di Caprio, Coppola, De Niro…”, e a quel punto il ‘gladiatore’ l’ha incalzata dicendo: “…Travolta!”, e riscuotendo l’immediato applauso e i sorrisi da parte del pubblico.Quindi Russell Crowe e Amadeus si sono scambiati il segno del 5 con la mano.
Concetto ribadito, a modo suo, anche da Fiorello, che in diretta dall’Aristonello per il dopo Festival insieme a Biggio, Casciari e la co-conduttrice d’eccezione Alessia Marcuzzi, difende Amadeus con la solita ironia: “Tutto è nato perché Amadeus ieri sera avrebbe pronunciato la frase ‘Don’yt worry be happy’ il claim delle scarpe incriminate di John Travolta – ha detto lo showman – Ma vi pare che Amadeus fosse d’accordo con lo sponsor? Ma quello l’inglese manco lo sa, conosce solo i titoli delle canzoni. Se vede una donna triste, le dice automaticamente No woman, no cry”.
Sullo sfottò di Crowe dopo il balletto del qua qua, Fiorello aggiunge: ”Russell, io ti amerò per sempre per il dissing contro Travolta – ha scherzato Fiorello -E pensate che tutto questo si è scatenato grazie a me! Prima di quella cosa che abbiamo fatto ieri, in questo Sanremo non stava accadendo nulla. Io e Amadeus siamo un’arma di ‘distrazione’ di massa!”.
La classifica della terza serata: comanda Angelina Mango
E’ Angelina Mango con ‘La noia’, davanti a Ghali con ‘Casa mia’ e Alessandra Amoroso con ‘Fino a qui’, ad aggiudicarsi la terza serata del Festival di Sanremo, grazie ai voti espressi da radio e televoto. Seguono Il Tre e Mr.Rain.
A quarant’anni dall’esordio sul palco dell’Ariston, Eros Ramazzotti torna al festival e intona le note di quel pezzo che lo consacrò fenomeno mondiale: Terra promessa. Un inno alla gioventù e alla pace, che l’artista romano sottolinea proprio alla fine dell’esecuzione: “Quasi 500 milioni di bambini vivono in zone di conflitto – dice -, altri milioni non vedranno mai la terra promessa. Dico solo una cosa, basta guerra, basta sangue. Pace”. Quindi un siparietto con Amadeus: “Non è che mi fai fare pure a me il Ballo del qua qua?”, ironizza Eros. “Perché, è stato antipatico – risponde Amadeus -?”. “Sicuramente pensavamo meglio – ha replicato Eros -. Potevate dargli più soldi”. Ai due si aggiunge, collegato dall’Aristonello, Fiorello, che ironizza: “Se avessimo scippato due anziane fuori le poste ci avrebbero insultato di meno. Lo scippo è meno grave del ballo del qua qua”.
Commozione con Jannacci e Massini
Momento di grande intensità e commozione è quello relativo all’omaggio di Paolo Janacci e Stefano Massini ai morti sul lavoro. I due eseguono ‘L’uomo del lampo’ la storia di un padre morto sul lavoro che si rivolge al figlio rimasto senza il genitore. Ritorna sul palco dell’Ariston Gianni Morandi che canta ‘C’era un ragazzo…’ trascinando il pubblico, oltre che Amadeus e Mannino.
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