La conferenza
Sinner: “Non andrò al Festival di Sanremo. La residenza Montecarlo? Lì mi sento a casa, zero problemi”
Jannik Sinner ha parlato in conferenza stampa a Roma dopo la sua vittoria agli Australian Open. Il tennista italiano, reduce anche della visita a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni, ha parlato della sua possibile partecipazione al Festival di Sanremo e delle sterili polemiche sulla sua residenza a Montecarlo.
Sinner a Sanremo, cosa ha detto il tennista
“Faccio il tifo da casa per il Festival di Sanremo” ha detto Sinner. “È un evento bello, ma sto facendo qui due giorni a Roma dopo l’Australia e quando dovrei andare a Sanremo, sarò già a lavorare, ed è quello che mi piace fare. Per questo non andrò al Festival”, ha concluso il tennista.
Sinner, residenza a Montecarlo
“Quando ho fatto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco e ha detto se andavo anche io. La cosa più bella di Montecarlo è che ci sono tanti giocatori con cui ti puoi allenare, tante palestre, tante strutture e i campi sono buoni. Onestamente lì mi sento a casa, ho una vita normale, posso andare a fare spesa con zero problemi. Mi sento bene lì” ha dichiarato Jannik Sinner, in merito alle polemiche che da qualche ambiente sono partite al suo indirizzo per la sua residenza a Montecarlo.
Sinner, ambasciatore dello sport italiano nel mondo
“Jannik Sinner è appena stato nominato dal ministro Tajani come ambasciatore dello sport italiano nel mondo”. A dirlo è stato il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, nella conferenza stampa a Roma. “Io lo dico, a me Sinner fa impazzire. Quella ricerca quotidiana del lavoro come dottrina, è quello che anche noi nel nostro piccolo abbiamo e stiamo cercando di fare. Come lui ci piace considerare questi risultati, le Atp Finals a Torino e gli upgrade degli Internazionali, per crescere ancora, noi come lui ci nutriamo di dati e risultati” ha aggiunto Binaghi.
Sinner, il team scelto di persona
“Una mia qualità? Non è facile… forse il lavoro. Non ci sono segreti. Per arrivare al traguardo bisogna lavorare, forse più degli altri. Quanto uno è professionale… Io mi sveglio al mattino e la prima cosa che penso è: mi devo allenare” ha detto Sinner. “Nella mia testa è sempre una partita di tennis: devo andare in campo tranquillo con la voglia di vincere non ho paura per il futuro perché se il mio avversario è più bravo, gli darò la mano” ha aggiunto. Nella conferenza stampa ha parlato anche del suo team, scelto personalmente: “Il mio team non dev’essere il migliore ma si deve essere formato da persone che si capiscono e ognuno fa il suo lavoro. Tutte persone brave e normali. Questo ho cercato”.
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