Il provvedimento dell'assessore alla Sanità D'Amato
Sospeso Mariano Amici, il medico No-Vax dei tamponi ai kiwi: “Farò ricorso”
Sospeso dalla sua professione perché non vaccinato. Non si parla di un lavoratore qualunque, ma di un medico. Mariano Amici, medico di medicina generale dell’Asl di Roma, è stato sospeso dal suo incarico, senza stipendio, perché, nonostante i ripetuti solleciti, non ha voluto vaccinarsi.
E’ questa la sintesi della decisione dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato che, in una nota, spiega di aver disposto il provvedimento in quanto il medico non ha mai rispettato quanto previsto dall’articolo 4 del DL 44/2021. Amici, quindi, non si è vaccinato contro Covid-19 come invece prevede l’obbligo per gli operatori sanitari.
Ma su Amici cade la tegola dell’Ordine dei medici di Roma. Secondo quanto ha appreso l’Adnkronos Salute, il Consiglio dell’Ordine, riunitosi nei giorni scorsi, ha sospeso il dottor Amici anche dall’Ordine dei medici di Roma con le stesse motivazioni: “Contravvenendo all’articolo 4 del Dl 44 del 2021”.
La nota di D’Amato
“Leggo che il dottor Amici ha depositato il simbolo di ‘Amici per l’Italia’ – aggiunge l’assessore -, ora avrà sicuramente più tempo da dedicare a questa sua nuova avventura“.
Ammonisce con scherzo D’Amato, per poi sottolineare: “Chi lavora per il Servizio Sanitario e ha lo stipendio pagato dai contribuenti deve rispettare le regole. Ora attendiamo gli esiti dell’istruttoria aperta presso l’Ordine dei Medici di Roma che ha titolo, in prima istanza, di giudicare deontologicamente la posizione del dottor Amici“.
La replica
Non è mancata la risposta di Amici. “Sono sorpreso dall’iniziativa dell’assessore D’Amato, a mio parere un atto illegittimo e provvederò a fare ricorso“, replica il medico di famiglia di Ardea, diventato famoso per le sue partecipazioni a programmi tv in cui manifestava posizioni contrarie al vaccino anti-Covid-19.
“Io sono in regola con la normativa“, sostiene Amici che alla domanda se è immunizzato contro il Covid ribadisce “che è una questione di privacy“.
E poi specifica il punto sulla deposizione del simbolo di ‘Amici per l’Italia’, sollevato dall’assessore nella sua nota. “‘Amici per l’Italia’ non è un partito“, specifica il medico, senza però precisare sulla natura del simbolo.
Segnalato all’Ordine dei Medici
Sui social network, ma anche davanti le telecamere di diversi talk show in cui era ospite, il medico non ha mai nascosto la sue posizioni negazioniste e antiscientifiche sul Covid, i vaccini e gli strumenti per tutelare la salute dei cittadini introdotti dal governo italiano.
Proprio sul Green Pass provocava così: “Lo dovrebbero avere i non vaccinati che invece con la proroga saranno discriminati per ulteriori tre mesi. Con il vaccino si selezionano le varianti più pericolose e virulente – ha detto Amici – Dovrebbero dunque essere i vaccinati a non dover accedere a certi esercizi”.
Amici era già stato segnalato all’Ordine dei medici alla fine di dicembre scorso per le affermazioni contro il vaccino anti coronavirus Sars-CoV-2. Ma il dottore di Ardea si era così difeso: “Non sono contro i vaccini e non sono un negazionista, anche perché sono 40 anni che li faccio. Ma lo schifo che ho visto sul vaccino anti-Covid… Quello che contesto è la modalità e cerco di spiegare perché sono contro questa vaccinazione“.
Chi è Mariano Amici
Mariano Amici è il medico del test per il coronavirus alla frutta. Un esperimento senza alcuna logica o base scientifica, come hanno osservato i suoi colleghi. Il video del test rapido alla frutta è circolato sul web ed è poi stato rilanciato dalla trasmissione Piazza Pulita su La7, insieme con un servizio con un inviato che ha sottolineato le teorie a dir poco singolari del medico di base. Con Mariani, nel video, altri due operatori che tagliano la frutta, sottopongono i campioni al test, e dopo 15 minuti il test è positivo: il kiwi è contagiato dal coronavirus. Un esperimento senza alcuna affidabilità.
Mariani ha criticato le mascherine, il tampone, negato che il virus sia mai stato isolato, minimizzato la trasmissione per via orale, negato la contagiosità degli asintomatici, tenuto dei comizi di piazza sollevando le stesse tesi, sollevato grossi dubbi sul vaccino e sulle sue controindicazioni.
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