Una vita di successo, sportivo ed economico; una terribile malattia che l’ha portato via prima del dovuto, e ora un pesante debito lasciato ai suoi familiari. La famiglia di Sven Goran Eriksson, accettando l’eredità dell’ex allenatore svedese, ha fatto suo anche un pesante passivo contratto dalla leggenda del calcio negli ultimi anni di vita. Milioni di euro di debiti, circa dieci, di cui soltanto otto spettanti all’Agenzia dell’Entrate. Per provvedere a parte della cifra la famiglia ha già venduto una lussuosa villa estiva affacciata sul lago, ma il ricavato non basta ancora a coprire l’intera somma.

Eriksson, gli investimenti sbagliati

La colpa parrebbe essere di Samir Khan, un amico che, nei primi anni Duemila, aveva assunto la gestione delle finanze dell’ex tecnico. Entrato nella sua vita nel 2004, Khan ottenne il controllo degli investimenti tre anni dopo. Tuttavia, nel 2009, l’ex allenatore scoprì che il consulente aveva sottratto ingenti somme di denaro per finanziare uno stile di vita opulento per sé e la sua famiglia, trasferendosi addirittura alle isole Barbados. La denuncia presentata da Eriksson non portò ai risultati sperati, poiché Khan dichiarò bancarotta, sfuggendo così all’obbligo di risarcire i danni. Già nel 2007, Eriksson aveva rilasciato una dichiarazione per manifestare tutto il suo rammarico: “Odio Samir Khan, perché non puoi trattare le persone come ha fatto lui. È probabilmente l’unica persona al mondo che odio. Mi sento tradito e arrabbiato perché mi sono fidato di quest’uomo per tanti, troppi anni. Gli ho concesso troppa libertà”».

Chi era Sven Goran Eriksson

Sven Goran Eriksson è stato per 42 anni un allenatore e un manager di calcio. L’ultimo ruolo lo ha avuto nel club svedese Karlstad, come direttore sportivo, salvo poi dimettersi a causa di problemi di salute. Lunghissima la sua carriera che lo ha visto protagonista anche in Italia come allenatore di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio. Proprio con il club biancoceleste ha raggiunto forse il suo apice tra la fine degli anni ’90 e il 2000 con la vittoria di uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e in Coppa delle Coppe. Dopo è arrivato il passaggio sulla panchina della Nazionale dell’Inghilterra. Dal 2001 al 2006, infatti, è stato il commissario tecnico inglese, il primo straniero per la squadra dei Tre Leoni. Ha allenato anche Nazionali di Messico, Costa d’Avorio e Filippine (ultima esperienza in panchina nel 2019), oltre a club cinesi e del Qatar.

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