“Oggi è il giorno della liberazione, sarà il giorno che sarà ricordato come quello in cui abbiamo resto l’America di nuovo ricca”. E’ l’esordio iniziale del discorso di Donald Trump che, in diretta dalla Casa Bianca, annuncia “dazi reciproci per tutti i Paesi del mondo”.

Per Trump quella di oggi, 2 aprile, “è la nostra dichiarazione di indipendenza economica”. Nel Giardino delle rose della Casa Bianca The Donald ha parlato di Stati Uniti “saccheggiati” nel corso degli anni. Trump, così come emerge nel documento ufficiale della Casa Bianca, applicherà dazi al 20% per l’Unione Europea perché “ci ha derubati per anni”. Graziato il Regno Unito colpito con dazi solo del 10%, la metà di quelli imposti agli altri Paesi dell’Ue.

Tornando al 20% all’Ue si tratta – secondo Trump – di circa la metà del 39% (iva compresa) che l’Europa impone ai prodotti made in Usa. Riguardo gli altri Paesi, dazi al 34% per Cina, al 24% per Giappone, al 46% per Vietnam, 32% per Taiwan, 10% per Brasile, del 30% per Sudafrica, 31% per Svizzera, 49% per Cambogia, 32% per l’Indonesia e il 26% per India. Venezuela al 15%. Per il momento restano esclusi dalle imposizioni reciproche Canada e Messico.

Dazi al 10%, come il Regno Unito, per Brasile, Argentina, Arabia Saudita, Australia, Turchia, Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita, l’Egitto e il Marocco.

Dalla mezzanotte, quindi dal 3 aprile, gli Usa imporranno tariffe del 25% su tutte le auto prodotte all’estero ha spiegato Trump, confermando le indicazioni della vigilia. L’obiettivo è quello di contrastare gli alti dazi applicati da altri Paesi sui prodotti americani, come il 10% imposto dall’Ue sulle auto Usa.

I dazi del 10% entreranno in vigore dal 5 aprile, mentre quelli più alti dal 9 aprile. Lo riferiscono alcuni funzionari della Casa Bianca in una telefonata con un gruppo ristretto di giornalisti, dopo la firma di Donald Trump al decreto presidenziale dove è elencato ogni singolo Paese con l’aliquota applicata.

Gli Stati Uniti non sarebbero aperti a negoziati con gli altri Paesi dopo l’annuncio sui dazi di Trump. “E’ un’emergenza nazionale“, ha detto un alto funzionario dell’Amministrazione in un telefonata con un gruppo ristretto di giornalisti, prima dell’annuncio del presidente Usa. Gli stessi funzionari hanno spiegato che sarà il presidente a dichiarare l’emergenza nazionale.

L’Ue, dal canto suo, ha annunciato una reazione congrua ai dazi americani. La presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, a quanto reso noto dall’esecutivo comunitario, parlerà alle 5 di mattina di giovedì 3 aprile all’annuncio di Donald Trump sui dazi globali. Von der Leyen parlerà da Samarcanda, in Uzbekistan, dove è atterrata oggi per il vertice Ue-Asia Centrale.

Meloni condanna: “Misura sbagliata, lavoreremo per accordo”

Con un post sui social, la premier Giorgia Meloni condanna i dazi dell’amico Trump: “L’introduzione da parte degli Usa di dazi verso l’Unione Europea è una misura che considero sbagliata e che non conviene a nessuna delle parti. Faremo tutto quello che possiamo per lavorare a un accordo con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di scongiurare una guerra commerciale che inevitabilmente indebolirebbe l’Occidente a favore di altri attori globali. In ogni caso, come sempre, agiremo nell’interesse dell’Italia e della sua economia, anche confrontandoci con gli altri partner europei”.

In mattinata la premier ha poi annullato gli impegni previsti oggi in agenda, in modo da poter concentrare la propria attività – fa sapere sempre Palazzo Chigi – sulle azioni da intraprendere in seguito all’introduzione di nuovi dazi da parte del governo degli Stati Uniti.

Redazione

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