L'iniziativa
Tarsia città dell’integrazione, nasce in Calabria il cimitero dei migranti elogiato da Papa Francesco
A Tarsia, in Calabria, in un luogo fortemente simbolico, vicino l’ex campo di concentramento fascista più grande d’Italia, quello di Ferramonti, si sta realizzando la grande opera umanitaria legata alla tragedia dell’immigrazione: il Cimitero internazionale dei Migranti. Apprezzato in tutto il mondo ed elogiato dal Vaticano, darà dignità alle vittime dei tragici naufragi. I lavori iniziati un anno fa, saranno ultimati entro quest’anno. Lo rende noto il presidente e leader del Movimento diritti civili, Franco Corbelli, promotore dell’opera per la cui realizzazione è impegnato da 6 anni, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013.
«L’opera – spiega Corbelli – è finanziata dalla Regione Calabria, grazie al presidente Mario Oliverio, che l’ha da sempre sostenuta. Sarà intitolata al bambino siriano, simbolo dell’immane tragedia dell’immigrazione, Alan Kurdi, i cui familiari, il papà e la zia paterna, verranno ad inaugurarla. E cancellerà la disumanità di quei poveri corpi, senza nome, seppelliti (con un numerino, e dimenticati così per sempre) in tanti piccoli, sperduti camposanti».
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