2.122 morti e 2.400 feriti gravi
Terremoto Marocco: “manca il sangue” turisti in coda per donare a Marrakesh. “Non è stato rifiutato nessun aiuto” Parigi smentisce lite con Rabat
Decine di migliaia di persone hanno trascorso in Marocco la terza notte all’aperto, mentre sui monti dell’Atlas continua la disperata corsa contro il tempo per salvare i sopravvissuti dalle macerie, dopo il terremoto di magnitudo 6,8 che venerdì ha ferito il paese, provocando crolli, strade interrotte, la distruzione di interi villaggi con oltre 2.122 morti e 2.400 feriti gravi, secondo l’ultimo bilancio diffuso dalle autorità marocchine.
Parigi smentisce la lite con Rabat: “Il Marocco decide da solo”
La ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, cerca di spegnere la polemica sugli aiuti d’Oltralpe ai terremotati (che Rabat avrebbe rifiutato nonostante il devastante sisma) gettando acqua sul fuoco: “il Marocco è un Paese sovrano e spetta a lui organizzare i soccorsi”.
Nel fine settimana, in tutto il mondo, era rimbalzata la notizia che Rabat aveva accettato in primis gli aiuti offerti da quattro Paesi – Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi e Qatar – lasciando cadere nel vuoto la generosa offerta di Parigi all’ex protettorato francese. Un “rifiuto” interpretato dai più come la conferma dei rapporti deteriorati tra i due Paesi, in un frangente in cui la posizione francese in Africa è sempre più debole e contestata.
Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori da Marrakesh sono stati completamente rasi al suolo, mentre cresce la frustrazione della popolazione locale per gli scarsi aiuti giunti per l’estrazione degli eventuali sopravvissuti dalle macerie, poiché le squadre di intervento faticano a portare i macchinari nelle aree remote.
Situazione di emergenza negli ospedali: “Manca il sangue per le trasfusioni”
A Marrakech, l’operatrice ospedaliera Manel ha spiegato di aver perso 10 parenti nel terremoto, nei villaggi fuori città dove l’accesso è difficile. “Non possiamo fare nulla da ora perché volevamo andare ad aiutare ma non possiamo perché la strada è interrotta. Dovrebbero aprire le strade. Per ora non abbiamo altre informazioni perché Internet e tutto il resto là non funziona”, ha aggiunto.
E mentre negli ospedali si accalcano le file per donare il sangue, il governo marocchino ha confermato di aver accettato aiuti di emergenza solo da Regno Unito, Spagna, Qatar ed Emirati Arabi Uniti e che le squadre di soccorso di questi Paesi sono in viaggio verso il Marocco.
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