Oltre duemila morti e altrettanti feriti, di cui 1400 in condizioni gravi. Ma il bilancio è destinato ancora ad aumentare. Apocalisse in Marocco, devastato dal terremoto di magnitudo 7 della scala Richter avvenuto nella serata di venerdì 8 settembre alle 23.11. Secondo l’ultimo bilancio fornito in giornata dalle autorità di Rabat, i morti accertati sono 2.122, i feriti sono 2.421, oltre 1.400 dei quali in gravi condizioni.
Da parte sua, il re del Marocco Mohammed VI ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. “E’ stato deciso un lutto nazionale di tre giorni, con bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici”, si legge in un comunicato stampa del palazzo reale diffuso dall’agenzia ufficiale “Map”, al termine di una riunione presieduta dal sovrano e dedicata ad esaminare le conseguenze del terremoto.

Nel dettaglio, 1.293 decessi sono stati registrati nella provincia di Al Haouz, 452 nella provincia di Taroudant, 41 decessi nella provincia di Ouarzazate e 15 decessi nella provincia di Marrakech. I soccorsi sono resi difficili dai danni alle infrastrutture in alcune zone rurali di montagna colpite dal violento sisma. L’epicentro è stato localizzato al centro del paese, a 16 chilometri del villaggio Tata N’Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech, a una profondità di 10 chilometri.
La scossa, di carattere ondulatorio, è durato circa trenta secondi e ha provocato danni in un raggio di oltre 400 chilometri (è stata avvertita anche in Spagna, Portogallo e Algeria). Secondo i media marocchini si tratta del sisma piu’ potente che abbia mai colpito il Paese. Il numero delle vittime è comunque destinato ad aumentare ancora, quando i soccorritori riusciranno a raggiungere i villaggi di montagna più remoti colpiti dal sisma. Migliaia di persone hanno trascorso la notte scorsa in strada per paura di nuove scosse.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato che più di 300.000 persone sono state colpite dalle forti scosse in tutto il paese. Al momento non sarebbero rimasti coinvolti cittadini italiani nel Paese, ha assicurato il ministro degli Esteri Antonio Tajani: il titolare della Farnesina ha parlato di 500 italiani nella zona colpita, ma nessuno risulta tra le vittime, morti o feriti.

 

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AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
10 settembre - 20:00

Farnesina: "Fornito supporto a 500 italiani"

“Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha contattato oggi l’omologo marocchino Nasser Bourita per presentare le sue condoglianze e del governo al popolo marocchino per il violento terremoto che ha colpito il Paese nella notte tra l’8 e il 9 settembre”. Lo rende noto la Farnesina in un comunicato. “Il vicepremier ha altresì ribadito la disponibilità dell’Italia a offrire ogni forma di assistenza umanitaria, mettendo, in particolare, a disposizione del governo di Rabat squadre di emergenza, nonché asset di sostegno all’attività degli ospedali e, più in generale, quanto possa essere necessario per far fronte all’emergenza umanitaria e per pianificare attività di supporto alle strutture sanitare marocchine danneggiate dal sisma”, continua la nota. “Nel restare in contatto con l’Ambasciatore d’Italia in Marocco, Armando Barucco, Tajani segue costantemente gli sviluppi della situazione, soprattutto in relazione alle attività di assistenza agli italiani interessati dal terremoto – prosegue il comunicato -. Fino ad oggi, l’Ambasciata a Rabat e il Consolato Generale a Casablanca, in raccordo con l’Unità di Crisi e anche grazie al desk istituito presso l’Aeroporto di Marrakesh, hanno fornito supporto ad oltre 500 connazionali”.

A cura di Redazione
10 settembre - 15:23

Gli italiani sopravvissuti: "Pensavamo a un attentato, gli alberghi più economici sono crollati"

Trenta secondi di paura totale anche perché lì per lì abbiamo pensato ad un attentato, ad una esplosione oppure ad una tromba d’aria, poi però ci siamo resi conto che si era invece trattato di un terremoto“. E’ quanto racconta una turista italiana atterrata nella giornata di ieri, 9 settembre, all’aeroporto di Ciampino da Marrakech dove la sera dell’8 settembre un devastante terremoto ha provocato oltre duemila vittime e altrettanti feriti.

A cura di Redazione
10 settembre - 11:23

Onu: 300mila persone hanno bisogno di aiuto

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, più di 300mila persone a Marrakech e nei dintorni hanno bisogno di aiuto in seguito al potente terremoto che ha colpito il Marocco. L’Onu sottolinea che “sta monitorando attentamente la situazione ed è pronto a fornire supporto”. In precedenza l’Onu si è detta pronta ad “assistere il governo del Marocco nei suoi sforzi per aiutare la popolazione colpita”.

A cura di
10 settembre - 11:05

Allestito ospedale da campo

Ad Asni, pochi chilometri a sud di Marrakech, arrivano pian piano i medici militari inviati da Rabat e da Meknes per aprire il primo ospedale di campo, allestito nella zona. Il nosocomio che sarà operativo nelle prossime ore, mette a disposizione un reparto di traumatologia, uno di rianimazione d’urgenza, di cardiologia e neurologia, ma anche una pediatria e una ginecologia. Servirà per soccorrere le vittime del Terremoto e alleggerirà il carico di lavoro degli ospedali di Marrakech, dove d’ora in poi verrano inviati solo i feriti più gravi.

A cura di Redazione
10 settembre - 11:00

Marocco: nuova scossa di magnitudo 4.5 avvertita a Marrakech

Questa mattina sono state avvertite a Marrakech e nelle città circostanti nuove scosse di terremoto, probabilmente di assestamento. Secondo l’European Mediterranean Seismological Centre (Emsc) alle 9 ora locale, le 8 in Italia, è stato registrato un terremoto di magnitudo 4.5 a 88 chilometri da Marrakech a 77 chilometri di profondità.

A cura di Redazione
10 settembre - 10:00

Ue, lettera leader 27 Paesi membri a Marocco: "Pienamente solidali"

I leader dei 27 Paesi membri dell’Unione europea hanno cofirmato sabato sera una lettera indirizzata al re del Marocco, Mohammed VI, in cui affermano di essere “pienamente solidali” con il popolo marocchino a seguito del devastante terremoto che ha colpito il Paese. “Come amici intimi e partner del Marocco, siamo pronti ad aiutarvi in qualsiasi modo lo riteniate utile”, hanno scritto in questa lettera, alla quale si sono uniti i presidenti delle istituzioni dell’Ue Charles Michel (Consiglio europeo) e Ursula von der Leyen (Commissione).

A cura di Redazione