Toccante intervista di Tommie Smith al New York Times. Il velocista statunitense entrò nella storia per aver alzato al cielo il pugno, con un guanto nero, con il suo collega John Carlos, dopo aver conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Città del Messico. Era il 1968. Smith e Carlos figurano in una delle foto tra le più emblematiche della politica e dello sport.

“Provo ancora quei sentimenti, ed è terribile che questi sentimenti che ho provato adesso si stiano manifestando”, a dichiarato Smith sulla questione del razzismo negli USA esplosa dopo l’uccisione di George Floyd da parte di un agente della polizia. Tensioni alimentate da un caso analogo, avvenuto venerdì 12 giugno ad Atlanta. “Ci sono stati atleti che si sono messi in ginocchio, poi dei calciatori che si sono messi in ginocchio, e poi ci sono stati omicidi e poi dei morti. Mi riporta tutto al podio di Città del Messico perché quelle erano le stesse sensazioni che avevo allora”.

Redazione

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