Il rifiuto dei terreni incolti, la richiesta di autonomia senza l’ingerenza dei sindacati e l’invocazione a preservare l’impeto dell’agricoltura sono solo alcuni degli slogan esibiti al Circo Massimo di Roma in queste ore durante una manifestazione che sta vedendo partecipazione di circa mille coltivatori e pescatori. Nell’atmosfera dell’area archeologica, numerosi campanacci hanno risuonato mentre un partecipante gridava “No alla carne sintetica”. Le bandiere tricolori e quelle della Sicilia sventolavano in piazza, mentre cartelli con scritte come “Il nostro lavoro non è un hobby”, “Sovranità e made in Italy chi li ha visti” e “Il grano è l’oro italiano” vengono esibiti dai manifestanti.

L’accoglienza dei romani

Il Circo Massimo è diventato il punto di incontro per i trattori di Cra Agricoltori Traditi, dando vita a una protesta organizzata dal movimento. Il leader Danilo Calvani ha sottolineato l’accoglienza calorosa dei romani con applausi e segni di incoraggiamento, un aspetto che ha sorpreso positivamente: “Quando con i nostri trattori siamo entrati a Roma i cittadini ci hanno accolto positivamente. È una cosa che non immaginavo è stato bellissimo”.

Due sindaci aderiscono alla protesta

Anche due sindaci hanno aderito alla protesta indossando la fascia tricolore. Luigi Rafti, sindaco di Maschito (Potenza), ha rappresentato una comunità della zona e ha sottolineato i problemi agricoli e la necessità di tutelare i prodotti di eccellenza come il vino Aglianico delle Vulture. “I sindacati – aggiunge – non tutelano la categoria, sono anni che gli agricoltori si lamentano e sono stati abbandonati. Al governo italiano possiamo chiedere di abbassare il prezzo di carburante ma il resto lo deve fare l’Europa”.

Anche Domenico Venuti, sindaco di Salemi in provincia di Trapani, ha indossato la fascia tricolore in solidarietà con i manifestanti del suo territorio. Ha esposto la preoccupazione per il declino del lavoro agricolo, sottolineando la necessità di risposte concrete dalle istituzioni e chiedendo un maggiore coinvolgimento dell’Europa per affrontare le sfide attuali del settore.

Il sostegno del Codacons

Anche il Codacons ha espresso pieno appoggio alle iniziative proposte da Coldiretti rivolte al Governo e all’Unione Europea in merito agli agricoltori e alle coltivazioni. In una comunicazione ufficiale, il coordinamento, attraverso il presidente Carlo Rienzi, enfatizza: “È importante sottolineare che qualsiasi provvedimento volto a preservare le nostre produzioni, difendere il Made in Italy e contrastare pratiche sleali e concorrenza disonesta sul mercato, genera benefici diretti per i consumatori. Nell’ambito agroalimentare, i cittadini sono esposti al rischio di un’invasione di prodotti stranieri che non rispettano le normative europee o imitano le nostre eccellenze senza possederne le autentiche caratteristiche. Questi prodotti influenzano negativamente le scelte di acquisto dei consumatori, provocando danni economici sia ai cittadini che a tutta la filiera del Made in Italy”.

Redazione

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