Serie A
Zaniolo quattro mesi dopo il raptus: “Oggi mi sento più maturo. Amo la Roma, ho sofferto l’addio”
L’attaccante dell’Udinese prepara una nuova rinascita in Friuli: “In passato ho alzato troppo la cresta”
Udine non è poi così bella (perdono), ma Nicolò Zaniolo ci sta benissimo: “Io sono spezzino, e amo la piccola città, molto più di quella grande. Mi manca il mare, ma qui c’è una dimensione familiare”. Pochi mesi e l’attaccante di Fiorentina, Atalanta e Roma sembra aver ritrovato casa. Lo racconta a Repubblica, partendo dall’increscioso episodio della scorsa estate, quando nello spogliatoio del Viola Park aggrediva – in veste di semplice spettatori – alcuni giocatori della Primavera della Roma, impegnata nella semifinale scudetto di categoria contro la Fiorentina. Le scuse, la multa: “So che nella mia carriera ho fatto tanti sbagli, dovuti anche alla troppa esposizione mediatica che mi è stata data fin dall’inizio e alle pressioni che ho dovuto sopportare. Ho alzato un po’ la cresta. Tanti errori sono dovuti a quello. Adesso li riconosco, se tornassi indietro non li rifarei”.
Nella sua vita la fidanzata Sara Scaperrotta e il figlio Tommaso erano tornati già da tempo, ma la maturazione che è tardata ad arrivare sarebbe a buon punto rispetto a qualche anno fa: “So che nella vita ci sono step di crescita da fare. Tre o quattro stagioni fa, per come mi comportavo e per come parlavo, potevo sembrare più superficiale. Non avevo esperienza. Oggi mi sento più maturo”.
Ogni volta che è ospite all’Olimpico per giocare contro la Roma sono fischi. Gli ultimi mesi di Zaniolo in giallorosso, ormai più di due anni fa, sono stati complicatissimi. Non solo le prestazioni calanti, ma un giocatore in rotta con l’ambiente: dopo la melina sul rinnovo di contratto – specie per il suo carattere – si è messo contro compagni di squadra (in pochi lo hanno salutato al momento del suo addio), allenatore, tifosi, e società. Un passaggio al Bournemouth rifiutato che avrebbe fatto bene alle casse della Roma, e poi via alla carovana di trasferimenti: Galatasaray, Aston Villa, Atalanta, Fiorentina, un ritorno breve in Turchia che deteneva ancora il suo cartellino e ora Udine.
Anche per questo la Roma resta la squadra con cui ha costruito la sua carriera da calciatore. “Forse non si è percepito quanto io abbia sofferto nel dovere lasciare la Roma – rincara la dose Zaniolo -. Era e resta un club che amo. Ci sono stato benissimo ed è stata dura lasciarmi con la piazza, con la società, con le persone. Forse non l’ho fatto percepire, perché preferisco tenermi le cose dentro”. C’è da fidarsi.
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