Lotta tra la vita e la morte Peter R. de Vries. Il reporter è uno dei volti più celebri del giornalismo e della televisione in Olanda. È stato aggredito ad Amsterdam. Un colpo di arma da fuoco alla testa. De Vries, 64 anni, è in fin di vita. L’aggressione si è verificata nel distretto di Lange Leidsedwarsstraat, in pieno centro, ad Amsterdam. Il giornalista è stato ricoverato in gravi condizioni.

Aveva appena partecipato a un programma televisivo del quale è ospite abituale. Si è trattato di una sorta di imboscata davanti agli occhi dei passanti increduli. Quattro o cinque i colpi esplosi. Ci sono anche dei video dell’aggressione nei quali si vede il giornalista a terra, il sangue che esce dalla testa e quindi la corsa in ospedale.

De Vries dal 1995 al 2012 aveva condotto un programma televisivo molto popolare in Olanda sulla criminalità. La trasmissione si occupava anche di casi e profili di alto livello. Era diventato famoso anche per il lavoro investigativo svolto dopo il rapimento del magnate della birra, Freddy Heineken, noto in tutto mondo, nel 1983. Era diventato conosciuto anche negli Stati Uniti dopo aver lavorato alla scomparsa della 19enne americana Natalee Holloway ad Aruba, nei Caraibi.

Il reporter nel 2019 aveva annunciato su Twitter di essere stato informato dalla polizia e da funzionari della Giustizia di essere sulla “lista nera” di un criminale latitante. Era stato minacciato già diverse altre volte durante la sua carriera. Le forze dell’ordine stanno cercando un sospetto che indossa una giacca verde scuro ma secondo indiscrezioni avrebbero già condotto un arresto. Vertice all’Aja tra il premier Mark Rutte e il ministro della Giustizia Ferdinand Grapperhaus sul caso.

“Le sue condizioni sono molto gravi — ha dichiarato il collega Vincent Verweij del sito Crimesite — siamo scioccati. Peter ha lasciato il giornalismo investigativo, ora lavora per uno studio di avvocati insieme con il figlio. Di recente, nel processo Marengo contro la Mocro Maffia (nuova organizzazione criminale attiva tra Paesi Bassi e Belgio), ha preso il ruolo di consigliere di un pentito, Nabil Bakkali”. La pista più accreditata sembrerebbe proprio quella avanzata da Verweij: “Nel 2019 l’avvocato Derk Wiersum che difendeva Bakkali è stato ucciso insieme al fratello. È un po’ come a Napoli nel 1980 con l’omicidio di Marcello Torre per ordine di Raffaele Cutolo“.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.