È un Matteo Renzi che non nasconde la propria intenzione di fare un discorso-fiume quello che apre i lavori della nona Assemblea di Italia Viva a Napoli. Assemblea che si è data un leit motiv fin dal titolo: “365 all’alba”. L’obiettivo è quello delle elezioni europee 2024, che si terranno esattamente fra un anno. Nel frattempo, il percorso da compiere è quello che Renzi indica ai delegati presenti oggi negli spazi della Stazione Marittima nel capoluogo campano.

Una road map, insomma, che parte da considerazioni di politica contingente, fino ad affrontare gli scenari del futuro prossimo, passando per le questioni interne all’organizzazione del partito stesso – formazione, congresso, territori.

Renzi apre il suo intervento rivolgendo tre saluti affettuosi: al Presidente Mattarella, cui sempre va l’incondizionato supporto di Iv; al Presidente Berlusconi, che in queste ore lotta tenacemente per la sua salute; alla popolazione dell’Emilia Romagna, che nei giorni scorsi e tuttora sta “tenendo botta”, dopo la catastrofe dell’alluvione.

Il fondatore di Iv procede poi a toccare una serie di punti salienti. Si parte dalla necessità di creare, anche in Italia, una lista nel nome di Renew Europe, il gruppo di cui fa parte Iv a livello europeo, affinché “con una operazione di intelligenza politica” si blocchi il “disegno di Giorgia Meloni”, che è quello di “spostare a destra le istituzioni europee”.

Una necessità per la quale Renzi si dice pronto “a fare un passo indietro” che, tuttavia, non chiederà alla comunità Iv: “mai vi chiederò di rinunciare alla Leopolda”.

La data delle europee, dice Renzi, “diventa l’orizzonte del nostro percorso. Dire ‘365 all’alba’ significa non soltanto girare la clessidra e iniziare a mettersi in ottica di campagna elettorale europea, ma raccontare perché lo vogliamo fare e perché pensiamo che l’alternativa sia davvero l’alternativa riformista”. “C’è una doppia opzione – ha proseguito Renzi – la destra di Meloni e dei suoi alleati e dunque un’opzione sovranista, e dall’altro questa nuova vecchia opzione populista che assume da un lato i contorni e i confini del M5s con Giuseppe Conte e, alla luce di un risultato sorprendente delle primarie del Pd, il nuovo Pd guidato da Elly Schlein. Il nostro orizzonte – ha sottolineato – è riuscire a portare una riflessione politica su questi temi senza essere banalmente mediocri come purtroppo spesso è il dibattito politico italiano e non solo”.

Per quel che riguarda le riforme istituzionali, Renzi ha affermato che: “Con la Meloni saremo di parola. Noi abbiamo nel nostro programma il sindaco d’Italia. Meglio avere uno che non la pensa come te legittimato dal popolo, che forzare le regole per non averlo”.

Tra i temi portanti, sui quali Renzi chiede a Iv di porre massima attenzione, tasse e sicurezza da un lato, cultura e lavoro dall’altro. “Abbiamo il dovere di strappare sicurezza e tasse e lavoro e cultura alla sinistra, alle rispettive propagande. Se ci riusciamo vinciamo le Europee, se non ci riusciamo perdiamo la faccia. L’ala riformista o riesce ad essere credibile su lavoro tasse e sicurezza o semplicemente non è. Non basterà rievocare i gloriosi vecchi tempi”, dice.

Per quel che riguarda l’organizzazione interna, Renzi indica in un mese circa i tempi per la nomina di una commissione congressuale, per avviare appunto l’iter; nel contempo, dai territori partiranno iniziative dal basso, incentrate sulle idee, non sulle tessere. Sul capitolo formazione politica, infine, Renzi indica le date della prossima edizione di “Meritare l’Europa“, la scuola Iv: dal 5 al 7 settembre 2023.

Redazione

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