L'inchiesta sul disastro
Boeing precipitato in Iran, l’indagine di Teheran: “Ha preso fuoco per problema tecnico”
L’equipaggio del Boeing 737 di Ukrainian International Airlines caduto ieri mattina poco dopo il decollo dall‘aeroporto Imam Khomeini di Teheran non ha mai effettuato una chiamata radio per chiedere aiuto e stava cercando di tornare all’aeroporto quando l’aereo è precipitato. Lo riferisce il rapporto iraniano sul disastro costato la vita a 176 persone.
“L’aeromobile, che originariamente si stava dirigendo a ovest fuori dall’area dell’aeroporto, ha virato a destra dopo che si è verificato un problema e i piloti avevano avviato una manovra per tornare indietro al momento dello schianto“, ha riferito l’aviazione civile iraniana sul suo sito web.
Il ministro dei Trasporti Mohammed Eslami, respingendo le teorie che parlano di un incidente quantomeno ‘sospetto’, ha spiegato che “l’aereo ha preso fuoco a causa di un problema tecnico e questo ha provocato l’incidente”.
IL GIALLO SULLA SCATOLA NERA E I DUBBI UCRAINI – Per ora però non sembra diradarsi le nubi sulle cause dell’incidente. Un mistero al quale ha contribuito lo stesso Iran, che ieri si è rifiutato di consegnare alla Boeing le scatole nere del velivolo. Un ‘no’ che ha spinto a compiere una frettolosa retromarcia anche l’Ucraina, che in un primo momento tramite l’ambasciata in Iran aveva parlato di “ guasto al motore” salvo poi rettificare, sul proprio sito ufficiale, con un più generico “Le informazioni sulle cause saranno chiarite dalla commissione” sottolineando che “eventuali dichiarazioni relative alle cause dell’incidente prima di una decisione della commissione non sono da ritenersi ufficiali”.
L’IPOTESI DEL MISSILE – Sullo sfondo c’è l’ipotesi, tutta da cristallizzare, che l’aereo sia stato colpito da un missile iraniano diretto in Iraq. A riferirlo è l’emittente televisiva al Hadath, che fa parte del gruppo della saudita al Arabiya. Secondo la tv il Boeing ucraino sarebbe finito nella traiettoria di un missile lanciato dai Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran, nell’ambito dell’operazione “Soleimani martire” contro le basi americane in Iraq.
L’AEREO ERA TRANSITATO IN ITALIA – Martedì 7 gennaio, così come nei giorni precedenti, il Boeing 737 della Ukraine International Airlines è stato all’aeroporto Milano Malpensa per i collegamenti tra lo scalo italiano e Kiev. Durante la sosta a Malpensa sono stati effettuati i soliti controlli di routine che non avrebbero fatto emergere criticità.
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