Minacce di morte e un proiettile. La busta è stata recapitata a Mara Carfagna, ministra per il Sud del governo Draghi. La notizia è stata confermata al giornale online Linkiesta dopo che per giorni aveva circolato senza ottenere riscontri. La conferma nel racconto della “corrispondenza” intrattenuta dall’avvocato ed ex senatore Giancarlo Pittelli – di nuovo detenuto dopo una lettera spedita a Carfagna, e in sciopero della fame nel carcere di Melfi. La ministra è infatti tra i destinatari delle lettere-appello di Pittelli.

La missiva è arrivata alla segreteria di Carfagna ed è stata aperta e vagliata dalla sicurezza in virtù di due misure di sorveglianza molto stringenti messe in atto per la “specifica esposizione al rischio” del ministro azzurro. Pochi giorni prima infatti all’indirizzo di Carfagna, scriveva Linkiesta, che “è stata recapitata una busta contenente minacce di morte con un proiettile”. Centinaia i messaggi di solidarietà nei confronti della ministra. Condanna da tutte le parti politiche, dagli altri membri del governo e dalla società civile.

“Solidarietà al ministro Carfagna, destinataria di una busta contenente un proiettile e gravissime minacce di morte. Le intimidazioni e la violenza anche verbale vanno condannate con decisione: non ci può essere spazio per chi assume comportamenti deplorevoli e antidemocratici. Un abbraccio a Mara”, il messaggio della ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini. “Alla ministra Carfagna, all’amica Mara, va la mia piena solidarietà per le ignobili minacce di morte che ha ricevuto. Intimidazioni da condannare con fermezza. Avanti a testa alta. Siamo con te nell’impegno per un Sud più efficiente e più competitivo, dalla parte dei cittadini e dei loro diritti”, il commento del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta.

“Massima solidarietà alla ministra Mara Carfagna per le vili minacce ricevute. Conosco Mara e sono certo che questi atti vigliacchi non fermeranno il suo lavoro al Ministero per il Sud”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Esprimo piena solidarietà alla ministra Mara Carfagna per le minacce ricevute. Un gesto vile che condanno fermamente”, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. “Ferma condanna per le minacce rivolte alla ministra Mara Carfagna alla quale rivolgo la mia piena solidarietà e vicinanza”, da parte ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

“A Mara Carfagna e alla sua famiglia tutta la mia solidarietà e vicinanza per le vili minacce di morte ricevute. Non saranno atti ignobili come questo a fermare il suo lavoro”, scrive la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti. “Solidarietà al Ministro, Mara Cafagna per le ignobili minacce ricevute. Questo clima di odio è diventato insostenibile ma sono convinto che il lavoro di Mara continuerà senza sosta”, scrive in un tweet il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti.

“Piena solidarietà dalle deputate e dai deputati del Pd alla ministra Mara Carfagna per le minacce di morte ricevute. Occorre dire con fermezza basta al clima d’odio che causa questi atti odiosi e vigliacchi su cui ci auguriamo venga fatta rapidamente luce”, le parole di Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera. “Forza Italia è solidale con Mara Carfagna. Le minacce non la intimidiranno, anzi la spingeranno a servire ancora di più le istituzioni con coraggio e determinazione”, scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia. “Massima vicinanza e piena solidarietà al Ministro Mara Carfagna per le gravissime minacce ricevute. Il suo lavoro non si fermerà dinanzi ai tentativi di condizionamento”, le parole del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

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