Riqualificazione delle aree interne, le politiche ambientali, il ripensamento di una sanità territoriale adeguata, la stabilizzazione dei precari storici, una politica industriale innovativa e di crescita occupazionale, un piano turistico e del commercio che non sia un copia e incolla del precedente, una politica del territorio e delle acque. Sono i temi del XIII Congresso della Cisl Campania che, iniziato questa mattina, terminerà domani. Una due giorni nel complesso di San Lorenzo Maggiore per discutere e per “Esserci per Cambiare, Cambiare per Esserci. Tra opportunità mancate e scelte consapevoli… Partecipazione e Libertà per (Ri)Generare un Pensiero Strategico” come recita lo slogan di questa edizione.

«Quelli che affronteremo sono temi che, pur nella loro importanza per portata e conseguenza sulla tenuta complessiva della qualità della vita e sull’economia del territorio, sono puntualmente derubricati dal confronto con le parti sociali – spiega Doriana Buonavita, segretaria generale Cisl Campania – Siamo al palo per ciò che attiene la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, le prospettive su cultura e turismo. Bisogna puntare ad allargare la base industriale, attraendo con maggiore pervasività nuovi insediamenti produttivi e stimolando la nascita di nuove aziende e di reti di imprese, in una logica sempre più efficace di filiera che, nel salvaguardare le specificità delle nostre piccole e piccolissime realtà, ne favorisca la crescita dimensionale, qualitativa e, quindi, competitiva». Nell’incontro verrà affrontato anche il tema delle Zone economiche speciali (Zes) che esistono sulla carta, ma che non riescono a decollare e a svolgere la loro funzione. «Le Zes rappresentano quella spinta che occorre veramente al Sud attese le ricadute che sono capaci di generare in moltissimi settori economici regionali, dalla transizione green a quella digitale – spiega Buonavita –
Urge un sistema più efficiente di politiche sociali e socio-sanitarie, che sia più vicino ai cittadini».

Sul tavolo del congresso anche le politiche del lavoro, tema cruciale soprattutto al Sud dove la disoccupazione la fa da padrone e i lavoratori sono sempre meno tutelati. «Per quanto riguarda il lavoro – sottolinea la segretaria regionale – va sicuramente rivisto l’attuale sistema che si è connotato in questi anni per la mancata calibratura sui reali fabbisogni di giovani inoccupati e lavoratori espulsi dai cicli produttivi e sulla domanda effettiva del mercato locale». Tutto senza dimenticare la guerra in Ucraina. Ci sarà, infatti, una sezione dedicata “Cisl per l’Ucraina” alla presenza di Maksym Kovalenko, Console Generale dell’Ucraina a Napoli, ci sarà un collegamento con un gruppo di profughi, abitanti di Kiev e dintorni, che sono stati accolti in un piccolo paese ad ovest, di 3000 abitanti circa, i cui abitanti hanno messo a disposizione posti letto. Il direttore del liceo locale, Biley Bogdan Vasyliovech, ha trasformato le aule in stanze a disposizione dei rifugiati, visto che attualmente i ragazzi studiano in Dad.

Avatar photo

Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.