Di ora in ora aumenta il numero dei Paesi che stanno adottando misure sempre più stringenti per arginare l’epidemia dopo l’aumento del numero dei contagiati. La Germania chiuderà da domani alle 8 le frontiere con Francia, Svizzera e Austria. Vienna segue il modello italiano e chiude negozi, bar, ristoranti, limitando gli spostamenti dei cittadini. La Repubblica Ceca va di fatto in quarantena. E in Francia un ministro avverte che “probabilmente” l’epidemia colpirà più della metà della popolazione.

GERMANIA – La Bild riporta che il governo tedesco ha deciso di chiudere da domani alle 8 le frontiere con Francia, Svizzera e Austria, garantendo in ogni caso “il libero transito” delle merci e dei lavoratori pendolari. La decisione, scrive il tabloid, è stata presa durante una conference call a cui hanno partecipato anche la cancelliera Angela Merkel e i governatori di Baviera, Baden Wurttemberg, Renania Palatinato e Saarland. Alle frontiere con Francia, Austria e Svizzera vi saranno controlli rafforzati e “respingimenti”. Il motivo del provvedimento non è solo il contenimento dell’epidemia da coronavirus, ma anche il tentativo di impedire l’assalto dei supermercati da parte di stranieri: secondo la Bild, nelle aree vicine alle frontiere sarebbero state già segnalate alcune ristrettezze nei rifornimenti.

FRANCIA – Il ministro dell’Educazione francese, Jean-Michel Blanquer, ha affermato oggi ai microfoni della radio France Info, che l’epidemia di coronavirus contagerà “probabilmente” più della metà della popolazione francese. Il ministro ha risposto a domande sul rafforzamento delle misure di confinamento annunciate dal primo ministro Edouard Philippe: “Come sapete dall’inizio – ha detto – la strategia non è quella di impedire che il virus circoli, sappiamo che passerà probabilmente da oltre una metà di noi, ma è di fare in modo che passi nel modo più dilatato nel tempo”. Il governo ha annunciato che nei prossimi giorni i trasporti “a lunga percorrenza” in treno, pullman o aereo saranno “gradualmente ridotti”, anche se “tutti potranno tornare a casa”.

AUSTRIA – Anche l’Austria ha deciso di adottare il modello italiano. Saranno chiusi non solo i negozi, ma anche ristoranti. Lo stop riguarda anche parchi giochi e campi sportivi. Come in Italia, saranno consentiti solo spostamenti inderogabili. È previsto inoltre lo stop dei voli di linea verso Russia, Ucraina e Gran Bretagna. Le misure, che entreranno in vigore a mezzanotte, sono state annunciate dal cancelliere Sebastian Kurz durante una seduta straordinaria del parlamento che deve approvare i provvedimenti.

Per fronteggiare l’emergenza sanitaria saranno richiamati un certo numero di cittadini che in passato hanno svolto il servizio di leva militare oppure il servizio civile negli ultimi cinque anni. Sarà inoltre prolungata la durata della leva e del servizio civile per chi la sta facendo in questo periodo. C’è poi l’ordinanza emanata dalle autorità del Tirolo che allontana i non residenti: devono “immediatamente” andarsene gli austriaci che non hanno la loro residenza oppure il loro domicilio nel territorio, ad eccezione di coloro che vi si trovano per lavoro. Anche l’ingresso sarà consentito solo a queste categorie di persone.

REPUBBLICA CECA – Il premier Andrej Babis ha comunicato che fino al 24 marzo rimarranno chiuse tutte le attività commerciali, ad eccezione delle farmacie, degli esercizi che vendono generi alimentari, dei benzinai e di alcune altre categorie considerate essenziali.

SPAGNA – In 24 ore la Spagna ha registrato circa 2mila nuovi casi e oltre 100 morti nelle ultime 24 ore. Il nuovo bollettino diffuso dalle autorità porta a 7.753 il numero dei contagi e a 288 quello dei decessi, nel secondo Paese più colpito in Europa dopo l’Italia.

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