L'attacco brutale
Cosa è successo al teatro di Mariupol, il rifugio dei civili ucraini bombardato: nel cortile la scritta “bambini” in russo
Un bombardamento avvolto dal mistero dei numeri. L’attacco avvenuto ieri al Drama Theater di Mariupol, il teatro trasformato in rifugio per civili nella “città martire” del conflitto in Ucraina, dall’inizio dell’invasione sottoposta a violenti attacchi dell’aviazione di Putin, a distanza di ore non trova cifre ufficiali delle vittime o di superstiti.
Secondo Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino, nell’intera città di Mariupol “si stima che le perdite civili siano 20mila. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1200 donne e bambini. C’erano segnali che all’interno c’erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso”, detto Reznikov nel corso di un collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del Parlamento europeo, riferendosi ovviamente a Vladimir Putin.
Per Dmytro Gurin, un parlamentare ucraino, sotto le macerie del teatro-rifugio “potrebbero esserci dei sopravvissuti: abbiamo avuto informazioni che i rifugi sotterranei hanno resistito all’attacco, e che le persone che erano nascoste sono sopravvissute. Non sappiamo se ci siano persone ferite o morte, ma sembra che la gran parte di loro siano sopravvissute e stiano bene”, ha spiegato invece alla Bbc.
The bomb shelter under Mariupol drama theatre has sustained the impact of Russian strike and people are now coming out alive as the rubble is being cleared, says former Donetsk region governor, businessman Serhiy Taruta. pic.twitter.com/eMlKqjBqos
— Leonid Ragozin (@leonidragozin) March 17, 2022
Il deputato ucraino Sergiy Taruta ha affermato che il rifugio antiaereo del teatro ha resistito all’attacco aereo: le persone sarebbero sopravvissute. “Dopo una terribile notte di incertezza la mattina del ventiduesimo giorno di guerra, finalmente buone notizie da Mariupol. Il rifugio antiaereo ha resistito. La gente sta uscendo viva dalle macerie“, ha scritto sulla sua pagina Facebook, citato da Unian, ma anche in questo caso la notizia per ora non ha conferme ufficiali.
Quello che ha sconvolto l’opinione pubblica è quanto diffuso dall’azienda statunitense di satelliti Maxar Technologies, che ha mostrato immagini satellitari che mostrano come al 14 marzo nel cortile del teatro di Mariupol fosse stata dipinta la scritta “bambini” in russo, un chiaro avvertimento all’aviazione russa, che secondo le autorità cittadine di Mariupol nonostante ciò ha colpito con la bomba sganciata da un jet la struttura.
‼️This is all that remains of the Drama Theater in #Mariupol
According to local media, up to 1,000 people could have been inside the building. All of them are now under the rubble of the building. The exact number of casualties is still unknown. pic.twitter.com/4L3D8lt39E
— NEXTA (@nexta_tv) March 16, 2022
Secondo Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, in alcune fotografie scattate il 15 marzo da una dottoressa che stava lasciando la città, si vedono gruppi di persone in abiti civili intente a cucinare e trasportare acqua fuori al teatro, il tutto in assenza di veicoli o personale militare ucraino. Una conferma dell’assenza di possibili obiettivi militari per le forze aeree russe.
I was in Zaporizhzhia today w/ @rich_weir interviewing over dozen #Mariupol residents who had just escaped. 2 said they had recently visited city’s theater that was bombed today and saw over 500 residents sheltering there. Sat imagery shows “children” written clearly outside @hrw pic.twitter.com/KDZhBLDSfw
— Belkis Wille (@belkiswille) March 16, 2022
Da Mosca, come già accaduto in occasione del bombardamento dell’ospedale di Mariupol in cui hanno perso la vita 4 persone, tra cui un bambino e una donna incinta, negano la responsabilità accusando la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov di aver distrutto l’edificio. Le autorità russe infatti continuano a sostenere, negando l’evidenza, che i bombardamenti dell’aviazione non colpiscano obiettivi civili.
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