I numeri della pandemia che avanza
Covid, oltre 9 milioni di positivi nel mondo: “Prossime due settimane saranno critiche”
La pandemia continua ad avanzare. Cambiano gli epicentri, i cluster, i focolai ma il covid-19 continua a diffondersi e a mietere vittime. Sono ormai più di nove milioni di contagiati a livello mondiale. Precisamente sono 9.273.773 i positivi, 477.807 i decessi. I dati sono della Johns Hopkins University.
Il Paese più colpito del mondo restano gli Stati Uniti, con 2.347.102 contagiati e 121.225 morti. Mentre New York ha celebrato il ritorno alla normalità con un concerto alla stazione centrale in altri stati la situazione è andata peggiorando. I più colpiti sono il Texas, la Florida e la California. In quest’ultimo Stato, che rappresenta da solo la quinta economia a livello mondiale, il virus si sta drammaticamente diffondendo portando la conta dei morti oltre le 5.500 unità e quella dei contagi a quasi 185mila. Il Texas ha fatto registrare un record di infezioni: più di 5mila in 24 ore. Il governatore Greg Abbott, restio al lockdown, ha chiesto ai cittadini di uscire il meno possibile di casa. Il virologo Anthony Fauci, immunologo capo dello staff presidenziale si è detto molto preoccupato per la crescita delle infezioni e ha commentato che “le prossime due settimane saranno critiche“.
Dopo gli Stati Uniti segue il Brasile, con 1.145.906 e 52.645 morti. L’epicentro della pandemia sembra essersi spostato nelle ultime settimane proprio in Sudamerica, dove nelle ultime 24 ore si è verificata un’impennata di decessi, che nell’intero continente hanno superato quota 100mila. La Colombia ha prolungato il lockdown fino al 15 luglio. Situazione preoccupante anche in Perù, dove oltre 15mila poliziotti sono risultati positivi e 200 sono morti.
Per numero di casi seguono Russia (598.878), India (456.183), Gran Bretagna (307.682), Perù (260.810), Cile (250.767), Spagna (246.752), Italia (238.833), Iran (209.970) e Francia (197.804). Tra i paesi con maggior numero di decessi dietro gli Stati Uniti e il Brasile ci sono la Gran Bretagna con 43.011 morti, l’Italia con 34.675 (di cui 18 nella giornata di ieri) e la Francia con 29.723, di cui 57 nella giornata di ieri. In India, nelle ultime 24 ore sono stati riportati 15.968 nuovi contagi. La situazione per New Delhi appare in molti casi fuori controllo. Il bilancio nel Paese conta 14.476 morti.
Sono 256 i nuovi positivi registrati nel cluster di Pechino dall’11 al 23 giugno. I dati ufficiali della Cina riportano di 83.430 contagi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, con 4.634 decessi e 78.428 dichiarate guarite. Nessun nuovo caso segnalato dalla provincia di Hubei e a Wuhan, la città-focolaio dalla quale il contagio si è esteso in tutto il mondo. Preoccupa la situazione a Tokyo, dove sono stati tracciati 55 nuovi casi: mai così tanti da inizio maggio. La nuova ondata si sarebbe diffusa dalla revoca dello stato di emergenza, dal 25 maggio. Il governo centrale ha rimosso da inizio settimana le restrizioni sui viaggi tra regioni ripristinando le attività commerciali. In Europa, a destare maggiori preoccupazioni, negli ultimi giorni, il focolaio tedesco che ha portato alla chiusura del distretto di Guetersloh. Il cluster, oltre 1.500 contagiati, è esploso in un mattatoio.
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