La Cina rischia di ricadere nell’incubo coronavirus. E a tremare è soprattutto la capitale: Pechino. Sono 57 i nuovi casi di positivi riscontrati nelle ultime 24 ore nel Paese, 37 soltanto a Pechino; è il numero più alto registrato nella capitale dall’inizio dell’epidemia. Tutti i casi sarebbero collegati al mercato all’ingrosso di Fengtai.

Le autorità sono subito intervenute per prevenire una nuova diffusione del contagio. Interi complessi residenziali sono stati chiusi e gli eventi sportivi sono stati vietati come i viaggi inter-provinciali. Il portavoce della Commissione per la Sanità di Pechino, Gao Xiaojun, ha confermato che tutti i residenti nei pressi del mercato saranno sottoposti a test.

Saranno condotti test agli acidi nucleici, esami del sangue, test degli anticorpi e altri esami specifici sui pazienti con febbre. Tutti gli edifici residenziali, i ristoranti e gli altri luoghi collegati al mercato dovranno effettuare uno screening del personale, del cibo e degli ambienti. Tutti i dipendenti del mercato e i residenti delle zone in prossimità verranno sottoposti a test e osservazione medica. Secondo Wu Zunyou, capo degli epidemiologi cinesi per il Centro di controllo e prevenzione, l’epidemia potrebbe essere collegata a carne o pesce contaminato, scrive l’agenzia Xinhua.

La teoria sembra avvicinarsi all’ipotesi più accreditata della nascita del covid. Ovvero quella del salto di specie, dagli animali all’uomo, nella provincia dello Hubei, e precisamente in due wet market – dove si vendevano animali, anche rari, macellati spesso in presenza dei clienti – della città focolaio di Wuhan.

Redazione

Autore