"Sono comportamenti idioti oltre che masochistici"
De Luca ai giovani: “Non bevete dallo stesso bicchiere, si muore di coronavirus”
“Giovani attenti, di coronavirus si muore“. E’ l’ennesimo appello che rivolge il governatore della Campania Vincenzo De Luca ai cittadini campani. Dopo quelli relativi all’uso delle “benedette” mascherine durante assembramenti in strada, ecco arrivare l’ulteriore invito al mondo giovanile: “Mi dicono che ci sono giovani che nella movida serale continuano ad assembrarsi e persino a bere dallo stesso bicchiere. Sono comportamenti idioti oltre che masochistici. I giovani – spiega – devono sapere che di coronavirus si muore e che occorre essere prudenti. Dunque, si divertano pure ma tutelino la salute propria e quella dei propri genitori e dei propri nonni”.
“I giovani – ha ribadito il governatore campano – devono sapere che si muore di coronavirus, pensano che sia una stupidaggine ma invece cominciamo ad avere non solo contagi nella fascia giovanile dai 15 anni in su, ma anche persone che vanno in terapia intensiva. Quindi bisogna divertirsi, incontrarsi, godersi l’estate ma tutelare la propria salute e la loro vita. Lo dico in particolare a chi ha una persona anziana, un nonno e una nonna e a chi ha bambini, è il tempo di essere responsabili e se sarà così usciremo da questa situazione drammatica”.
Sugli arrivi dall’estero e le polemiche per i migranti di nazionalità pachistana risultati positivi al covid-19 dopo lo sbarco avvenuto sabato scorso a Roccella Jonica, in Calabria, De Luca ammonisce il Governo: “L’Italia deve essere più consapevole di quanto non sia stata nell’ultimo mese dei pericoli che corriamo quando apriamo gli ingressi dai Paesi esteri. Mancano gli Usa e alcuni Paesi dell’America Latina dalla lista da cui si deve vietare l’ingresso”.
Il riferimento è a una persona tornata in Irpinia nelle scorse settimane dopo un viaggio partito dall’America e risultata successivamente positiva: “Ricordo – ha spiegato De Luca – che nei giorni scorsi abbiamo avuto un contagiato arrivato da New York all’aeroporto romano di Fiumicino, poi da lì questa persona ha preso treno e bus per arrivare al suo domicilio e quindi abbiamo dovuto verificare tutta la catena di contatti. Dobbiamo essere estremamente attenti e sapere che un contagio che arriva dall’estero rischia di determinare contagi nostri in Italia”.
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