Mario Corso era l’unico calciatore che Pelè dichiaratamente avrebbe voluto nel suo Brasile: questo per far capire ai giovani la portata della classe del mio amico”. Lo ricorda così bil leggendario attaccante mancino della Grande Inter di Helenio Herrera morto all’eta’ di 78 anni in ospedale, dove era ricoverato da alcuni giorni.

Lo ha reso noto l’Inter con un tweet in cui lo definisce “campione eterno dotato di infinita classe“. “Con il suo sinistro ha incantato il mondo in una squadra che ha segnato un’epoca. I pensieri e l’affetto di tutti noi vanno alla famiglia in questo momento difficile”. “Il piede sinistro di Dio“, come era soprannominato, avrebbe compiuto 79 anni il prossimo 25 agosto.


Aveva indossato la maglia nerazzurra dal 1957 al 1973 prima di passare al Genoa, dove aveva concluso la carriera nel 1975.

Quattro anni dopo, il primo successo da allenatore: lo scudetto con la Primavera del Napoli nel 1979.

L’ex presidente dell’Inter si commuove al suo ricordo: “Era il mio preferito della Grande Inter, ma anche mio padre lo adorava, e lui rimase sempre vicino alla nostra famiglia. Tecnica sopraffina, gioco in controtempo, le punizioni cosiddette ‘a foglia morta – conclude Moratti- era un piacere vederlo giocare…”