L’addio di Fabio Fazio alla Rai e la contemporanea firma con Warner Bros per approdare su Discovery, hanno acceso il dibattito delle ultime ore. Ma l’ipotesi avanzata da Gianfranco Rotondi apre nuovi possibili scenari che nessuno fino ad ora aveva previsto. Il leader di Verde e Popolare parlando dell’addio di Fabio Fazio Che Tempo che fa non usa giri di parole facendo intendere che Fazio potrebbe pensare a un possibile impegno in politica. 

“Fazio sa che la Rai non lo avrebbe licenziato. Gli avrebbero chiesto (forse) di ‘riequilibrare’ una trasmissione militante e di sinistra. Scopriremo vivendo se le dimissioni sono solo l’avvio di una alternativa professionale o il preludio di una discesa in campo in politica ha commentato Rotondi, lanciando di fatto una bomba che promette di suscitare nuove polemiche a poche ore dall’annuncio del fine corsa a viale Mazzini.

Fazio di fatto ha voluto tenersi alla larga dalle possibili polemiche e si è limitato a salutare il pubblico così: “Se dicessi mai qualcosa di scortese è come se lo dicessi contro di me, perché la Rai ha 70 anni e, di questi 70 anni, 40 li ha trascorsi con me e io con lei. Grazie a tutto il pubblico, comunque ci ritroveremo”. Poi ha aggiunto: “Io non sono un martire”.

E sull’abbandono di Fazio dalla Rai è intervenuto anche Nicola Porro nella sua consueta rassegna stampa sui social. Fabio Fazio e Luciana Littizzetto hanno deciso “autonomamente di andarsene dalla Rai” spiega Porro.Sembra che sia crollata la Rai. Vanno a far un super contratto e i due sono più dignitosi dei loro corifei che fanno i piagnistei al posto loro”, attacca Porro. “Michele Serra è il più imbarazzante di tutti, sulla prima pagina di Repubblica. Questo ca**one è riuscito a scrivere che Antonio Campo Dall’Orto ha gestito la Rai senza politica. Sa perfettamente che Dall’Orto fece fuori Massimo Giannini e Massimo Giletti, e anche il sottoscritto con Virus”.

Giulio Pinco Caracciolo

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