Arriverà tra lunedì e giovedì prossimi l’uno-due di nomine della nuova Rai targata centrodestra. Lunedi Roberto Sergio diventa Amministratore Delegato. Giovedì, Cda già convocato, le nomine di Gianpaolo Rossi a Direttore Generale e dei Direttori di genere. Per i palinsesti autunnali, il tempo stringe. Bisogna correre. E ora rischiano in tanti, tra dirigenti e conduttori della stagione archiviata il 25 settembre scorso, con le elezioni politiche vinte da Giorgia Meloni.

“Dobbiamo riequilibrare, senza assolutamente epurare nessuno. Aggiungeremo, anziché sottrarre”, assicurano i nuovi inquilini del settimo piano di viale Mazzini che hanno già messo nel mirino alcune produzioni esterne dai costi eccessivi perché il criterio economico prevarrà su quello editoriale, in un primo momento. Dunque, si parte giovedì 18 dalle direzioni di genere: Angelo Mellone sembra destinato a quella del Daytime, dove Antonio Di Bella lascia, causa pensione (manterrà però il suo posto come ospite fisso di Lucia Annunziata a ‘In Mezz’ora’, su Raitre); Paolo Corsini a quella dei programmi di approfondimento, e Marcello Ciannamea a quella oggi occupata da Stefano Coletta, cioè l’intrattenimento di Prime Time.

Quanto ai conduttori: “Nessun rai-baltone, per carità, ma di sicuro serve riequilibrare la narrazione del Paese”, spiegano. Sarà. Ma si registrano già le prime ambizioni, alcune più sfacciate, altre più timide: Monica Setta vuole far fuori, sostituendola, Serena Bortone da ‘Oggi è un altro Giorno’, nel primo pomeriggio di Rai Uno. Roberto Poletti scalpita per tornare a condurre ‘Uno Mattina’. Previsto un più assiduo coinvolgimento di volti come Annalisa Chirico, Tiberio Timperi, non tutti con una conduzione, però. Ma il sogno, per ora lontano, della nuova dirigenza Rai, è quello di riportare in Rai Nicola Porro, e non necessariamente in prima serata su Rai Due, dove esordì nel 2013 con ‘Virus’.

Per tentare Porro, legatissimo a Mediaset anche se in scadenza contrattuale, Sergio e Rossi starebbero pensando a più di una sola conduzione. Vedremo. Intanto, anche Raitre sembra destinata a terminare la sua funzione di riserva indiana della sinistra. Per questo Manuela Moreno punta a sostituire Monica Giandotti alla conduzione di ‘Agorà’, e Fabio Fazio medita l’addio (ma a decidere sarà lui, l’intenzione è di tenerlo, rivedendo sostanzialmente però il contratto, onerosissimo, che vanta oggi).

Fronte Tg, le cui nomine slitteranno, ok per Gianmarco Chiocci al Tg1, (a Monica Maggioni un incarico editoriale e una conduzione), e per Antonio Preziosi al Tg2, se Nicola Rao, attuale direttore, accetta di spostarsi al Gr Radio (al momento dice ‘no grazie’); per Preziosi l’ipotesi subordinata è Rai News (con Paolo Petrecca che vira su Rai Sport); mentre Mario Orfeo resta al Tg3.

Mettere in sicurezza i conti Rai sarà la priorità del nuovo Amministratore Delegato. “Con Fuortes – dicono in Consiglio di Amministrazione e Vigilanza Rai – si è rimasti indietro su attuazione del piano industria le e contratto di servizio e quel ritardo va recuperato”. Si parte…

Signor Concierge

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