Il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, ha mobilitato per il terzo giorno consecutivo 45 mila agenti, tra polizia e gendarmeria.

L’intento di Darmanin è far fronte ai rivoltosi e contrastare le violenze che da giorni, da martedì scorso, ormai, scuotono il paese, da quando un 17enne, Nahel, è stato ucciso da un agente di polizia durante un controllo stradale a Nanterre. Lo riporta l’emittente televisiva “BfmTv”.

Anche questa notte sono attesi disordini in diverse città del Paese. La rivolta, che non accenna a placarsi, nelle ultime 24 ore si è allargata alla Svizzera.

Intanto, le autorità parigine sono pronte a schierare 7mila agenti di polizia in più nella capitale dopo che la casa del sindaco del sobborgo di L’Ha-les-Roses è stata attaccata, nella notte appena trascorsa.

La prefettura di polizia ha anche autorizzato l’uso di droni a Parigi e in alcuni comuni della regione parigina da questa serata fino a lunedì. Lo riferisce l’emittente BFMTV.

In serata, il presidente Francese Emanuel Macron partecipa al vertice convocato all’Eliseo per fare il punto sui disordini Secondo quanto riferiscono i media francesi sono presenti il Primo Ministro Elisabeth Borne, il Ministro dell’Interno Gerald Darmanin e il Guardasigilli Eric Dupond-Moretti. Macron avrebbe autorizzato l’uso dei droni, secondo quanto riporta l’Agi.

La riunione all’Eliseo è terminata circa alle 22. Le prime auto stanno lasciando l’Eliseo, dopo una riunione duranta un’ora e mezzo. Alla riunione, erano presenti tra gli altri il ministro dell’Interno Gerald Darmanin e il Guardasigili, Eric Dupond-Moretti.

Intanto, il leader dei Republicains francesi, Eric Ciotti, ha invitato la popolazione e le forze politiche del Paese “all’unità nazionale”. “Sostengo tutte le forze di polizia e la gendarmerie e chi li comanda, in questo momento, abbiamo bisogno di unità per ristabilire l’ordine repubblicano”.

 

Redazione

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