“Benvenuti in Italia”. Giorgia Meloni accoglie così i leader del G7 arrivati a Borgo Egnazia per il summit del mondo occidentale. “Sono molto orgogliosa, è un doppio onore per me accogliervi, tanto nella mia veste di primo ministro della Repubblica italiana quanto nella mia veste di presidente di turno del gruppo del G7”, ha aggiunto la presidente del Consiglio nella sua introduzione ai lavori: “È la settima volta che l’Italia ha la responsabilità di guidare questo forum che nel 2025 compirà 50 anni, e in questi decenni ha assunto un ruolo insostituibile nella gestione delle crisi globali, particolarmente quelle che mettono a repentaglio la nostra libertà e le nostre democrazie”. Poi l’augurio: “Per noi è un onore ospitarvi, lo è per l’Italia intera e spero che in questi due giorni nonostante si lavori tantissimo riuscirete un po’ ad assaporare l’ospitalità per la quale l’Italia è famosa nel mondo”. Nel primo discorso di Meloni, tuttavia, non ci sono stati solo i convenevoli. La premier italiana ha promesso infatti di rendere il meno fumoso possibile il vertice internazionale: “C’è molto lavoro da fare, ma sono certa che in questi due giorni riusciremo a portare avanti un confronto che sarà in grado di regalare risultati concreti e misurabili”.

G7 in Italia, l’arrivo e le foto dei leader

Meloni ha salutato uno a uno i leader giunti a Borgo Egnazia, regalando ai fotografi materiale a sufficienza, in particolare nello scambio avuto con il premier britannico Rishi Sunak. Il presidente statunitense Joe Biden è stato l’ultimo ad arrivare, facendo aspettare la premier italiana per una ventina di minuti. Tanto che la presidente del Consiglio ha scherzato con lui: “Non dovresti lasciare una donna attendere così”. Un’attesa che Meloni ha usato per scattarsi selfie con i giornalisti presenti. Dopo la foto di rito, in cui gli occhi di molti si sono concentrati sullo stile impeccabile del francese Emmanuel Macron, sorvolando invece sulle scelte di abbigliamento del canadese Justin Trudeau, i capi di Stato e di governo si sono messi a lavoro. Al tavolo dei colloqui, Meloni ha ribadito l’urgenza di mandare un messaggio netto, dalla Puglia a tutto il mondo: “Il G7 non è una fortezza chiusa in se stessa, che deve difendersi da qualcuno, ma è un’offerta di valori che noi apriamo al mondo, per avere come obiettivo uno sviluppo condiviso”.

G7, l’Ucraina e l’accordo sugli asset russi

Il tema all’ordine del giorno è ancora una volta l’Ucraina e il conflitto scatenato dalla Russia. Dopo poco dall’inizio del vertice, fonti diplomatiche hanno reso noto che l’accordo sull’utilizzo dei profitti sugli asset congelati alla Russia è stato trovato a livello negoziale. E ora si aspetta il via libera dei leader. Secondo le indiscrezioni, l’intesa prevede un fondo da 50 miliardi di dollari a sostegno di Kiev, da sbloccare entro la fine dell’anno.

Nel pomeriggio a Borgo Egnazia è arrivato anche Volodymyr Zelensky. Prima di sbarcare in Puglia, il presidente ucraino aveva dichiarato le proprie aspettative in merito al vertice internazionale: “Per noi, le questioni principali sono lo sviluppo di una coalizione di aerei da combattimento, l’accelerazione dell’addestramento dei piloti e l’accelerazione della consegna degli aerei”. Inoltre, Zelensky, inoltre, ha detto di aspettarsi uno “sviluppo del sistema di difesa aerea ucraino basato sui più potenti sistemi occidentali” e “l’aumento delle capacità a lungo raggio”. E ancora: “l’approvazione del G7 per l’utilizzo delle risorse russe a beneficio dell’Ucraina, in particolare nello sviluppo della nostra industria di difesa e nella produzione congiunta di armi”. Zelensky ha in programma diversi incontro bilaterali a margine del G7, da Meloni a Biden, da Trudeau a Sunak passando per Charles Michel e la direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva. E dall’Italia, Zelensky ha commentato: “Dal G7 grande sostegno all’Ucraina”.

G7, l’attenzione per l’Africa: Piano Mattei e migrazioni

Tra i temi trattati dai leader anche l’Africa, dossier spinto da Meloni dopo l’impegno per portare avanti il suo ad oggi ancora fumoso Piano Mattei. Per la premier italiana è proprio l’Africa che “ci chiede un approccio diverso da quello che spesso abbiamo dimostrato in passato”. “Come sapete – ha proseguito Meloni – la presidenza italiana ha voluto dedicare ampio spazio a un altro continente fondamentale per il futuro di tutti noi, che è l’Africa: con le sue difficoltà e opportunità ci chiede un approccio diverso da quello che spesso abbiamo dimostrato in passato”. “All’Africa, ma non solo all’Africa, è legata un’altra questione fondamentale che l’Italia ha messo al centro della sua presidenza, la questione delle migrazioni”, ha aggiunto Meloni, sottolineando il “ruolo sempre più preoccupante che stanno assumendo le organizzazioni di trafficanti, sfruttando la disperazione degli esseri umani”.

G7, il nodo sull’aborto

Il vertice a Borgo Egnazia è stato anticipato da un retroscena sull’inserimento o meno della questione aborto nella dichiarazione finale del G7. Non è chiaro quale sia il ruolo italiano in tutto ciò, ma intanto sembra – secondo indiscrezioni – che il tema sia scomparso nella bozza conclusiva del G7 in Puglia. Secondo il testo, che però deve ancora passare all’esame finale dei leader, la parola ‘aborto’ non è presente, ma si legge: “Reiteriamo i nostri impegni espressi nel comunicato finale del G7 di Hiroshima per un accesso universale, adeguato e sostenibile ai servizi sanitari per le donne, compresi i diritti alla riproduzione”.

G7, la guerra a Gaza e il piano di pace di Biden

Spazio anche al conflitto in Medio Oriente. Ursula von der Leyen ha pubblicato quello che è il pensiero dell’Unione europea sulla situazione a Gaza tra Israele e Hamas: “Il piano in tre fasi del presidente Biden merita il nostro pieno sostegno. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato, del rilascio degli ostaggi e di una fine duratura di questa crisi”.