Il gruppo russo di società minerarie di diamanti specializzato nell’esplorazione, estrazione, produzione e vendita delle preziose pietre, Alrosa, è stato sanzionato dall’Unione Europeaassieme al suo amministratore Pavel Marinychev.

L’azienda è di proprietà dello Stato (La Russia e la Repubblica di Yakutia, vasta regione della Siberia settentrionale che ospita la maggior parte delle miniere della società, possiedono insieme il 66% di Alrosa), rappresenta il maggiore produttore mondiale di diamanti, responsabile per oltre il 90 per cento della produzione russa, ed è stato colpito dal Consiglio UE nell’ambito delle nuove misure restrittive incluso il divieto di importazione.

La sanzione dell’Unione viene motivata da parte dell’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Josep Borrell come “parte dello sforzo coordinato a livello del G7 per sottrarre alla Russia un’importante fonte di guadagno”. Per lungo tempo, i diamanti russi erano rimasti fuori dalla lista delle sanzioni, in barba a crescenti pressioni morali e politiche da Polonia e Stati baltici, mentre già nei primi mesi dopo lo scoppio della guerra, i provvedimenti restrittivi dell’Unione Europea sul commercio russo hanno riguardato importanti materie prime quali carbone, petrolio, oro, caviale e vodka.

Le restrizioni imposte dall’Unione Europea contro azioni che minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina si applicano attualmente a quasi 1.950 individui ed entità. Coloro che sono stati designati sono soggetti al congelamento dei loro beni, e ai cittadini e alle aziende dell’UE è proibito fornire loro finanziamenti. Inoltre, le persone coinvolte sono soggette a un divieto di viaggio, che impedisce loro l’accesso o il transito nei territori dell’Unione Europea. Tutte le informazioni pertinenti, compresi i nomi delle persone e delle entità coinvolte, sono state ufficialmente pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.

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