Anno nuovo, minacce e storie vecchie. Da una parte Vladimir Putin che vuole porre fine al conflitto in Ucraina, cha va avanti dal febbraio 2022, ma solo alle sue condizioni. Dall’altra Volodymyr Zelensky che annuncia un 2024 nel corso del quale le forze armate russe verranno devastate. Insomma nessuna novità all’orizzonte e guerra che andrà avanti senza intoppi diplomatici.

Dopo aver conquistato buona parte del Donbass e il porto nevralgico di Mariupol, Putin spiega che la Russia vuole “porre fine al conflitto, e il più rapidamente possibile” ma “solo alle nostre condizioni”. Nel corso della visita all’ospedale militare di Vishnevskij, il leader del Cremlino ha ribadito che l’Ucraina in quanto tale “non è nostra nemica” perché l’avversario della Russia sono i Paesi occidentali. Putin valuta “nel complesso soddisfacente l’andamento dell’operazione speciale” in Ucraina. La Russia, aggiunge, “non vuole combattere all’infinito, ma non rinuncerà nemmeno alle sue posizioni, ‘questo non accadrà'”.

Putin e le fake su disoccupazione e vittime civili

Poi ricorda che “l’economia dell’Ucraina è completamente distrutta, esiste solo grazie alle donazioni richieste dai suoi leader” mentre il “pil della Russia è cresciuto del 3,5% a fine del 2023”. L’inflazione in Russia “è un po’ aumentata ma è tutto sotto controllo”. Il tasso di disoccupazione nella Federazione Russa “è il più basso della storia” (qui Putin dimentica che c’è una guerra in corso e sono numerosi i ‘posti di lavoro’ offerti) mentre “i redditi reali delle persone sono aumentati”. La Russia, aggiunge, “ha un’economia e un sistema finanziario stabile”.

Un discorso carico di retorica e fake news. Come quella che la Russia non colpisce civili in Ucraina a dispetto dei nemici che a Belgorod hanno sparato missili sulla folla. “Colpiamo con armi ad alta precisione nei luoghi in cui prendono decisioni, nei luoghi in cui si riuniscono personale militare e mercenari, in altri centri di questo tipo, su obiettivi militari, prima di tutto, e sono piuttosto sensibili, questi attacchi -ha affermato – Questo è quello che faremo”. Secondo quanto scrive la Tass, vi sono stati 24 morti e 100 feriti per il bombardamento ucraino di Belgorod il 30 dicembre. Kiev afferma che le vittime sono state causate dagli errori della contraerea russa.

Intanto sono stati lanciati 90 droni russi sull’Ucraina: è il ‘record’ raggiunto dalla Federazione Russa nelle prime ore del nuovo anno, come ha dichiarato l’aeronautica militare di Kiev. Nel corso degli attacchi, un ragazzo di 15 anni è stato ucciso e sette persone sono rimaste ferite a Odessa, mentre a Leopoli è stato gravemente danneggiato un museo dedicato a Roman Shukhevych, controverso nazionalista ucraino e comandante militare che ha combattuto per l’indipendenza dell’Ucraina durante la Seconda Guerra Mondiale.

Zelensky nel suo discorso di fine anno ha promesso di “devastare” le forze russe che hanno invaso l’Ucraina quasi due anni fa. “L’anno prossimo, il nemico subirà le devastazioni della nostra produzione interna”, ha detto Zelensky, aggiungendo che l’Ucraina avrà un milione di droni nel suo arsenale l’anno prossimo. L’Ucraina avrà almeno “un milione” di droni aggiuntivi nel suo arsenale l’anno prossimo, ha detto il presidente ucraino, così come aerei da combattimento F-16 forniti dai suoi partner occidentali. “I nostri piloti stanno già padroneggiando gli F-16 e li vedremo sicuramente nei nostri cieli”, ha detto, “in modo che i nostri nemici possano certamente vedere qual è la nostra vera ira”. Con la guerra ormai entrata nel suo terzo anno solare, Zelensky ha esortato i suoi alleati occidentali a mantenere il sostegno nonostante i crescenti segnali di stanchezza per il conflitto. “Gli ucraini sono più forti di qualsiasi intrigo, di qualsiasi tentativo di diminuire la solidarietà globale, di minare la coalizione dei nostri alleati”, ha detto il presidente nel suo messaggio.

Redazione

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