Era ricoverato da 10 giorni al Santobono
Il piccolo Giuliano è morto, il bimbo disabile abbandonato alla nascita non ce l’ha fatta: “Abbiamo perso, ci restano le lacrime”
Il cuore del piccolo Giuliano Margherita ha smesso di battere. A poco più di 10 giorni dal ricovero in ospedale per una grave crisi respiratoria dovuta a una forma seria di peritonite, il ragazzino disabile di 14 anni si è spento intorno alle 9 di venerdì 25 marzo nel reparto di rianimazione del Santobono di Napoli. La storia del ragazzino, abbandonato dai genitori vicino ai cassonetti poco dopo la nascita perché malato e adottato dal comune di Marcianise (Caserta), è stata raccontata in questi giorni dal primo cittadino e giornalista Antonello Velardi.
Giuliano era non vedente e quasi sordo. Lo scorso 14 marzo, pochi giorni dopo il ricovero, è stato sei ore in sala operatoria con i medici che sono dovuti intervenire in seguito a una forma seria di peritonite causata dalle particolari conformazioni dell’apparato digerente. “Il decorso post operatorio non è semplice. Giuliano ha dimostrato anche stavolta di essere un grande lottatore, siamo tutti ammirati dalla sua forza” aveva commentato il sindaco dopo l’operazione. Ma le sue condizioni non sono migliorate con il passare dei giorni e, nonostante i tentativi dei medici e le preghiere dell’intera comunità di Marcianise, il decesso è arrivato nelle scorse ore.
“Se ne è andato Giuliano, il nostro Giuliano – ha annunciato sui social Velardi poco dopo le 10 del mattino – è spirato pochi minuti fa, all’ospedale Santobono a Napoli, dove era ricoverato e dove era stato operato. I medici hanno tentato inutilmente di rianimarlo, non ce l’ha fatta. È una notizia tristissima per me, per Marcianise, per tutti noi che avevamo adottato quel bambino diventato figlio di tutti. È una notizia che non avrei mai voluto dare. Abbiamo perso. Ci restano solo le lacrime”.
Dopo l’abbandono alla nascita, i genitori di Giuliano non sono stati mai identificati. Il nome e il cognome che gli fu dato sono i nomi delle due persone che per prime lo trovarono e lo soccorsero.
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