L'idea da Guinness nata in carcere
Il ritorno in tv di Wanna Marchi e Stefania Nobili, la maratona record di 101 ore: “E senza pippare!”
Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobili tornano in tv. E lo fanno a caccia di un record che le farebbe entrare nella storia, da Guinnes dei primati. Ovvero: 101 ore di diretta televisiva. A partire dalle 22:30 di oggi, sul canale digitale 163 GO TV. La Regina delle televendite, 79 anni, e la figlia, 57 anni, hanno scontato sei anni e mezzo di reclusione, per indulto e riduzione della pena, per “associazione finalizzata alla truffa”. Il loro caso, esploso all’inizio degli anni Duemila, fu clamoroso, e le due divennero icone del trash.
“Intanto non è una follia ma un tentativo serio di arrivare a 101 ore continue di diretta, Patrizio Roversi e Syusy Bladi si fermarono a 100 nel lontano 1987, su Rete 7. Dobbiamo superarli”, ha raccontato Nobile in un’intervista al quotidiano Libero. L’idea è nata in carcere, quando faticava a dormire. La donna si è scoperta “una persona migliore” dopo la detenzione. “Credo molto nell’aspetto riabilitativo della pena, del carcere duro. Anche perché abbiamo pagato più del dovuto in termini giudiziari”.
E invece la madre “è stata ferita da quella vicenda. Pochi ricordano quello che rappresentava, non era un’urlatrice ma una protagonista della televisione commerciale. Ha quasi 80 anni, ora, e vorrei riportarla in auge”. Il tentativo di entrare nel Guinness dei Primati andrà in scena a Cinisello Balsamo, nella casa di produzione di Nobili e sarà visibile in streaming su Atena Tv e su Instagram.
“Ci daremo il cambio. Un riposino breve, di 20 minuti, poi subito di nuovo davanti alle telecamere per raccontare quello che è successo nella nostra vita, i momenti drammatici, tristi e quelli divertenti. Ma non solo”. E con ospiti, amici, anche famosi e persone comuni e un test speciale: “In diretta io e mamma ci sottoporremo a un test antidroga per dimostrare che raggiungeremo 101 ore di diretta tv senza pippare. Proprio così. Lo scriva. Nessun altro anchor-man della televisione italiana ha mai fatto altrettanto!”.
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