L’Italia va verso la Zona Rossa. Previsto stasera il Consiglio dei ministri che adotterà una nuova stretta per contenere la pandemia da coronavirus. Due le ipotesi: una Zona Rossa più tenue o un’altra ancora più stringente. Lo spostamento verso abitazioni private dovrebbe essere consentito nei limiti di due persone per ciascuna oltre ai già conviventi. I minori di 14 anni potrebbero non essere inclusi in questa regola, come deciso nel lockdown duro della Germania. Nessun limite sarà comunque introdotto in questo fine settimana.

La prima ipotesi, quella meno stringente, e frutto della mediazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, come scrive il Corriere della Sera, prevede di interrompere il lockdown con tre giorni di “aria”. Una linea soft che permetterebbe la circolazione anche nel proprio comune e la chiusura di bar, ristoranti e negozi scatterebbe nei festivi e prefestivi tra il 24 dicembre e il 3 gennaio. Otto giorni in due tranche, dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Il 28, 29 e 30 bar e ristoranti potrebbero restare aperti fino alle 18:00 e i negozi fino alle 21:00. Consentiti gli spostamenti all’interno delle Regioni.

La seconda ipotesi avanza uno scenario più drastico, sostenuto dalla linea dura dei ministri Speranza, Franceschini e Boccia. L’Italia resterebbe ferma dal 24 dicembre al 6 gennaio senza aperture. Niente feste, assembramenti e cenoni. “Dobbiamo fare delle scelte per tutelare i più fragili e gli anziani, a costo di sfiorare l’impopolarità. Dovremo passare il Natale ognuno a casa propria – ha detto a SkyTg24 il ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia – È evidente che stiamo andando verso restrizioni nel periodo delle festività, se qualcuno ipotizza feste, cenoni, assembramenti sbaglia di grosso”. E poi ha aggiunto: “Restrizioni anche nel prossimo weekend? Fosse per me le farei da stasera… No, non voglio preoccuparvi. Gli altri giorni ogni regione ha il suo colore e la maggior parte sono in area gialla, spero ci sia autodisciplina nelle prossime ore. Se devo fare un acquisto non mi ficco nella massa, non creo assembramento”.

La bozza del decreto dovrà ricevere il via libere delle Regioni e di Italia Viva in giorni di alta tensione nella maggioranza per via delle verifiche di governo. C’è molto nervosismo nell’esecutivo per misure che potrebbero rivelarsi impopolari per diverse ragioni. La regola dei due congiunti potrebbe aggiungersi ad altre limitazioni sul grado di parentela, ma il premier non sarebbe di questo avviso. Questa regola permetterebbe gli spostamenti in auto, nei giorni rossi, in massimo due persone. Confermato il coprifuoco, che i rigoristi vorrebbero anticipare alle 20:00. Per pranzi e cene potrebbe arrivare la forte raccomandazione a non ricevere più di sei persone non conviventi. Altro punto di discussione è il sei gennaio, giorno dell’Epifania. Dal 21 dicembre al 6 gennaio vietato spostarsi nelle seconde case in una Regione diversa dalla propria, secondo quanto scritto nel dl in vigore. Il divieto dovrebbe essere esteso anche alle seconde case in comuni diversi dal proprio nei giorni rossi. Rientro alla propria residenza, domicilio, abitazione sempre consentito.

Redazione

Autore