Neanche in questo momento storicamente drammatico per l’umanità si arrestano le provocazioni di potere delle Nazioni. Nella giornata di ieri la Corea del Sud ha affermato che la Corea del Nord ha lanciato due sospetti missili balistici in mare, definendolo “molto inappropriato” in un momento in cui il mondo sta combattendo la pandemia di coronavirus. nelle acque tra la penisola coreana e il Giappone. L’esercito di Seul ha esortato la Corea del Nord a porre fine a questo tipo di azioni. Questa mattina è arrivata la conferma da parte della Corea del Nord attraverso un annuncio riferito dall’agenzia ufficiale Kcna, testimoniando di aver testato un grande lanciatore multiplo di missili basilistici a corto raggio dalla costa orientale verso il Mar del Giappone.  Anche il ministero della Difesa giapponese ha diffuso un comunicato dove si legge che “i due missili sono stati lanciati in direzione nord-est dalla costa orientale intorno alle 6:10 del mattino di domenica e hanno volato per circa 250 chilometri prima di cadere in mare in un punto fuori dalla zona economica esclusiva del Giappone”.

I test sono stati effettuati sotto la guida di Ri Pyong-chol, componente del Politburo e vicepresidente del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori, mentre contrariamente alle altre tre iniziative simili tenute in questo mese il leader Kim Jong-un non vi avrebbe preso parte. Infatti questo è solo l’ultimo di una serie di test di missili balistici lanciati dalla Corea del Nord negli ultimi periodi, violando le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che vietano qualsiasi lancio usando tecnologie di missili balistici. Il ministro della Difesa giappone Taro Kono ha dichiarato: “Analizzeremo piu’ approfonditamente i motivi che hanno portato la Corea del Nord a sfidare cosi spesso la comunita’ internazionale”.

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