È stata aperta un’azione disciplinare nei confronti di una giudice, Susanna Zanda. Questa magistrata è celebre per alcune decisioni molto controverse, dalla carta igienica di Travaglio fino al Wi-Fi nelle scuole. Da qualche tempo la Verità, quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, difende a spada tratta la dottoressa Zanda dedicandole articoli su articoli. Paginate su paginate e tutte a sostegno.

Nel frattempo, scopriamo che la dottoressa Zanda trattiene da mesi in decisione una causa civile intentata contro La Verità. Dunque la magistrata sotto azione disciplinare viene difesa solo da un quotidiano sulle cui diffamazioni la stessa Zanda dovrà giudicare. E tutti zitti.

Chissà se qualcuno prima o poi noterà la lunga lista delle strane sentenze della dottoressa Zanda, quella che non ha mai smentito la scandalosa frase “Renzi usa il tribunale come fosse un bancomat”. Belpietro invece fa la battaglia “pro domo sua”. Anche comprensibile, diciamo. Ma con quale faccia la Verità può parlare di conflitto di interessi?