Da chi non riesce a pronunciarsi su Trump o Biden e su tanti altri argomenti spinosi, arriva una lezione al Partito Democratico invitato a non essere ambiguo. In una intervista al Corriere della Sera, Giuseppe Conte parla di rapporto alla pari con il Pd di Elly Schlein perché “non funziona più lo schema dei satelliti che ruotano attorno a loro”.

Conte e il Movimento che “sta cambiando il Paese”

Il Conte pensiero in vista di un futuro campo largo è a tratti imbarazzante per la retorica e le inesattezze pronunciate: “Bisogna che ci intendiamo. Per presentare un domani un progetto serio e credibile va approfondito il confronto oggi. Dobbiamo – osserva l’ex premier – scacciare l’ipocrisia: non possiamo nasconderci le differenze, anzi proprio su queste serve un chiarimento. E soprattutto non si può chiedere certo al Movimento di abbandonare quella forza propulsiva che da oltre 10 anni sta cambiando il Paese. Noi siamo questo”.

Conte dice di aver fatto chiarezza all’interno del Movimento 5 Stelle mentre nel Pd “esistono molte anime e quando un giorno arriverà il voto politico non possiamo permetterci ambiguità“. Noi – aggiunge Conte – vogliamo solo discutere e non ci allineiamo al Pd” ma basta con “questo gioco a scaricare sul Movimento la responsabilità di non favorire la nascita di una coalizione”.

Conte e la confusione sull’Ucraina: “Non sono contrario ma…”

Sull’Ucraina ribadisce tuttavia la sua confusione: “Bisognerebbe puntare a garantire la sovranità e l’integrità di quel Paese tutelando gli interessi delle popolazioni russofile e offrendo alla Russia una duratura prospettiva di pace e di sicurezza. Io non sono contrario” all’ingresso dell’Ucraina nell’Ue, “ma avrei sospeso tutte le iniziative, come questa, che possano ritardare il processo di pace”.

 

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