La sensazione è di vivere in una città nella città, o in una città che viaggia a due velocità. Che si muove in direzioni parallele e contrarie, insomma mai omogenea. Nella scorsa settimana era stata la polemica nata attorno alla vicenda delle luminarie natalizie, rimosse per gli alberi da potare al Vomero e non nei quartieri di periferia, ad aver messo in evidenza i due pesi e le due misure con cui si continua a gestire Napoli. In questi ultimi giorni è il caso del liceo Sannazaro a risollevare la questione e dare a molti l’idea di vivere in una città nella città.

Perché se nelle scuole di Scampia si fa lezione anche con collegamenti da remoto pur di non interrompere la didattica quando ci sono problemi strutturali, al Sannazaro, storico liceo classico della città e d esempio di eccellenza tanto da guadagnare il primo posto della classifica dei licei classici cittadini e essere accreditato anche a livello nazionale, si va a scuola un giorno sì e tre no. Motivo? Un guasto alla rete idrica ha messo fuori uso un terzo delle aule dell’istituto vomerese e l’unica alternativa in questo momento è fare lezione a turno.

Una soluzione che ha lasciato basiti i genitori degli alunni. «Non capiamo il motivo per cui non si possa ricorrere alla dad per garantire la continuità didattica», commenta la mamma di una studentessa del Sannazaro facendosi portavoce del malcontento e della delusione generali. «Possibile che l’unica soluzione sia quella di far andare a scuola i nostri figli solo un giorno su tre, quando ben altre soluzioni potevano essere adottate. Pensiamo a turni pomeridiani o all’attivazione della dad. Inoltre, assurdo che il ptof lo prevedesse fino al giorno prima dell’emergenza e che nessuna assicurazione sia stata data sui tempi che ci vorranno per completare i lavori e tornare alla normalità», spiega il genitore.

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).