La conferenza di Brusaferro
L’Istituto Superiore di Sanità dà il via libera alle mascherine fatte in casa, indice di contagiosità tra 0,5 e 0,7
La curva epidemica del coronavirus “continua a decrescere, è un segnale che prosegue”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della presentazione del rapporto epidemiologico sul coronavirus. Non sono stati resi pubblici gli indici R0 delle singole regioni ma Brusaferro ha detto che in Italia il dato è tra lo 0,5 e lo 0,7. “E’ un dato positivo. Stiamo andando verso un numero più basso di nuovi casi in tutte le regioni”, ha aggiunto. “Ma ancora certo non è possibile cantare vittoria, la Fase 2 è molto delicata e occorre non abbassare mai la guardia”, ha aggiunto Brusaffero.
“Siamo a quattro giorni” dall’avvio della fase 2, “non abbiamo ancora dati che ci consentano di valutarne l’impatto. Lo vedremo la prossima settimana”, ha avvertito Brusaferro. Sull’incidenza della letalità è arrivata quindi la conferma soprattutto nelle fasce d’età più elevate: “Su 2400 deceduti, la maggioranza ha come prima causa infezione di Covid, invece il 12% ha cause che si sono sovrapposte”, ha detto Brusaferro, sottolineando che “dall’analisi settimanale della cabina di regia tra ministero e Regioni si potranno fare ragionamenti per decidere misure successive”.
#restiamoadistanza ↔️ Una regola semplice, ma fondamentale, soprattutto durante la #Fase2. Proteggi la salute di tutti e segui queste raccomandazioni per ridurre il rischio di contagio ⤵️#Covid19italia pic.twitter.com/FcVxOhKL7o
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) May 8, 2020
All’incontro ha partecipato anche il presidente di Istat Giancarlo Blangiardo. L’Istituto ha registrato tra il 20 febbraio e il 31 marzo 25.354 le morti in, con un aumento rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti del 39%. “Poco più di metà di questi decessi sono attribuibili a Covid diagnosticato”, ha spiegato Blangiardo, su dati che riguardano 6.866 Comuni e che quindi non sono da interpretare come “un un campione, ma di una selezione ragionata per avere un quadro della situazione il più completo possibile”.
Sulle immagini dei Navigli affollati Brusaffero ha spiegato che “la fase 2 è molto delicata, abbiamo aperto alcune attività, la mobilità. E’ importante che il Paese riparta perché ha ottenuto risultati importanti, ma il virus non ha cambiato la sua identità, ha sempre le caratteristiche che aveva nella fase 1. Se creiamo nuova aggregazione o violiamo alcune regole, questo può facilitare la nuova circolazione”.
Un chiarimento è arrivato anche sulle mascherine: “Per l’uso destinato alla popolazione, si possono utilizzare anche mascherine confezionate in proprio, come indicano video diffusi dai Centers for desease control. I modelli più sofisticati Ffp2 e Ffp3 sono per uso diverso”. Per quanto riguarda le app, Brusaferro ha detto che si tratta di uno “strumento che agevola il lavoro sul campo ma non può sostituire il ruolo del personale che sarà designato al contract tracing”.
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Grande cautela l’ISS l’ha riservata sulla questione calcio. “Il Comitato tecnico-scientifico sta valutando i protocolli che la Figc sta analizzando, quando ci sarà completezza su tutti i dati disponibili il comitato potrà prendere una una posizione. E’ difficile immaginare di riempire gli stadi“. Ha tenuto a precisare Brusaferronin merito alla possibile ripartenza del campionato. “E’ stato consentito l’allenamento individuale, ora – ha aggiunto – valutando l’andamento epidemiologico e guardando i vari protocolli che la Figc ci sta sottoponendo si cercherà di dare una risposta appropriata”.
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