I dati del vicepresidente Sala
Coronavirus, in Lombardia tasso di contagio R0 inferiore alla media nazionale

La Lombardia meglio dell’Italia sul Coronavirus. A dirlo è il vice presidente della Regione, Fabrizio Sala, che ha spiegato come il tasso di contagio da Covid-19, il famoso R0, è inferiore alla media italiana. “Stiamo incrociando tutti i dati che ci arrivano e scientificamente, con l’aiuto di alcuni ricercatori, calcoliamo il tasso di R0. Sappiamo che in questo momento in Italia il tasso R0 è 0,80, il tasso R0 della Lombardia è 0,75, ogni persona contagia 0,75 persone, l’importante è rimanere sotto l’1. Dobbiamo rimanere al di sotto di questo parametro, è il compito di tutti noi, di tutti i cittadini”, ha detto Sala intervenendo a SkyTg24.
Il tasso di contagiosità è considerato dagli esperti, scienziati e membri del Comitato tecnico-scientifico che affianca il governo Conte, come uno dei parametri fondamentali per stabilire le misure da prendere su riaperture e libertà di movimento. Un R0 di 0,2 è considerato come una soglia adatta per esempio al movimento dei cittadini tra una regione all’altra, in quanto il numero dei nuovi malati da Covid-19 sarebbe inesistente o quasi.
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— Regione Lombardia (@RegLombardia) May 4, 2020
Sala ha snocciolato quindi alcuni numeri sulla riapertura in Lombardia, con la Fase 2 iniziata ieri. “Siamo arrivati al 60%, rispetto a un giorno normale di mobilità in Lombardia. Se lo mettiamo a confronto con a percentuale di attività produttive che attualmente hanno riaperto è un dato positivo, perché le attività produttive sono all’80%. Molti non si sono mai fermati, poi il lockdown è stato un po’ allentato fino a ieri in cui abbiamo avuto 940 mila lavoratori che sono tornati a lavoro” ha spiegato Sala.
Il vice presidente della Lombardia ha poi sottolineato come un terzo dei lavoratori lombardi sono in smart working e anche questo “contribuisce ad abbassare la mobilità e a dire che effettivamente la Lombardia sta rispondendo in modo positivo alla battaglia contro il virus”. “La provincia di Milano – ha proseguito parlando dello smart working – è quella che ha avuto un maggior ritorno di lavoratori, più di 100mila su 940mila. Rispetto alle altre province però è quella che riesce di più a fare smart working”.
Che la situazione stia lentamente migliorando anche in Lombardia è evidente anche dal dato di Cremona, dove ieri non sono stati registrati decessi per Coronavirus, come non succedeva da 73 giorni.
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