Il dissenso alla "denazificazione" dell'Ucraina
“Mai con Putin”, l’esodo di migliaia di ebrei in fuga dalla Russia verso in Israele
Sono giornalisti, artisti, intellettuali, giovani, professionisti, lavoratori. Almeno 13mila gli ebrei che dopo l’invasione dell’Ucraina lanciata dal Presidente Vladimir Putin hanno deciso di lasciare la Russia. Più dei cittadini ucraini che hanno raggiunto lo Stato ebraico dopo l’inizio dell’“operazione speciale” di “smilitarizzazione” e “denazificazione” annunciata dal Cremlino.
Secondo l’istituto indipendente Levada tra il 15 e il 20 per cento della popolazione russa non supporta la guerra. E tra questi tantissimi ebrei che usufruiscono della Legge del Ritorno israeliana che dà diritto a immigrare nel Paese e ottenere la cittadinanza a chi ha almeno un nonno ebreo. Sarebbero almeno 600mila in Russia e 200mila in Ucraina le persone in possesso del requisito.
“Come insegnante, come giornalista, non posso mentire, non posso non chiamare guerra quella che è a tutti gli effetti: una guerra”, ha spiegato la storica dell’arte e scrittrice Kira Dolinina in un articolo di Repubblica che racconta l’esodo. Gli ucraini arrivati in Israele sono invece 8.500. Oltre 10mila russi sono arrivati con visto turistico, il resto come nuovi immigrati. Dal crollo dell’Unione Sovietica oltre un milione di russi si sono trasferiti in Israele, con un incremento significativo dopo l’invasione della Crimea da parte di Mosca del 2014.
Secondo i dati del ministero dell’Interno italiano i profughi ucraini arrivati fino a oggi in Italia sono 98.406, dei quali 93.956 alla frontiera e 4.450 controllati dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. In netta maggioranza le donne, quasi 51mila contro i quasi 12mila uomini e 35.579 bambini. Le principali città di destinazione risultano essere Milano, Roma, Napoli e Bologna.
Secondo l’Unhcr, 5.085.360 ucraini hanno lasciato il loro Paese dall’inizio dell’invasione russa, 50.921 in più rispetto alla cifra resa nota ieri. Ad aprile, finora, sono fuggiti poco più di 1.050.000 ucraini, nettamente meno dei 3,4 milioni che sono stati costretti ad andarsene a marzo. Oltre 218mila cittadini non ucraini, principalmente studenti e lavoratori migranti, hanno lasciato l’Ucraina per i Paesi vicini, il che significa che oltre 5,25 milioni di persone sono complessivamente fuggite dall’Ucraina dall’inizio della guerra.
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