La svolta nell'UE
Mes ‘light’, Cipro è il primo paese europeo ad accedere al fondo
Mentre in Europa il dibattito è accesso sul Recovery Fund e la proposta francotedesca targata Macron-Merkel di un piano di aiuti da 500 miliardi a fondo perduto per la ricostruzione post Coronavirus, c’è chi nell’Unione Europea ha deciso di fare ricorso al Mes “senza condizionalità”.
Il ministro delle Finanze Konstantinos Petridis ha annunciato infatti che Cipro chiederà di ottenere l’aiuto del Fondo Salva Stati per affrontare la crisi economica scatenata dalla pandemia di Covid-19. L’isola del Mediterraneo potrà così ottenere prestiti a interessi bassi per aiutare a coprire le spese sanitarie aumentate durante questi ultimi mesi, l’unica condizioni di fatto per poter usufruire del prestito.
Cipro è così il primo paese dell’Unione Europea a fare richiesta per accedere alla linea di credito fino al 2% del Pil. Attualmente infatti, nonostante la battaglia portata avanti per settimane dai governi che più di tutti hanno dovuto fare i conti con i problemi economici causati dalla pandemia, come Italia, Spagna, Portogallo e Francia, nessuno aveva manifestato l’interesse ad utilizzarlo come strumento di finanziamento.
Molti economisti e commentatori sono infatti convinti che i benefici siano minori di quanto previsti. Innanzitutto l’accedere alla linea di credito ‘in solitaria’ rischia di mettere nel mirino degli investitori internazionali il Paese che ha chiesto i fondi del Mes. Sarebbe quello che nelle ultime settimane viene definito “effetto stigma”, con gli investitori internazionali che potrebbero spingersi a chiedere interessi maggiori per continuare a prestare soldi al Paese che ha ottenuto i fondi del Mes. Il rischio è quindi di accedere ad un prestito che finirebbe per essere “mangiato” dagli interessi aumentati dall’esterno.
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